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Scoperta in Australia una nuova specie di dinosauri erbivori

Scienze
Immagine di archivio (Ansa)

I grandi rettili vissero 100 milioni di anni fa. Il ritrovamento è stato possibile grazie allo studio di numerosi fossili rinvenuti nel 1984 in una miniera di opali 

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Studiando i resti rinvenuti 35 anni fa in una miniera di opali a Lightning Ridge, una città a 720 chilometri a Nord-Ovest di Sydney, un gruppo di paleontologi della University of New England di Armidale, guidato da Phil Bell, ha identificato una nuova specie di dinosauri erbivori, vissuta 100 milioni di anni fa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Journal of Vertebrate Paleontology. I fossili, diventati simili a degli opali nel corso dei secoli, erano stati scoperti nel 1984 dal minatore Robert Foster, a 10 metri di profondità. Nel 2015, i figli di Forster li hanno donati all’Australian Opal Centre, permettendo così agli scienziati di studiarli.

L’analisi dei fossili

L’analisi dei fossili ha permesso ai paleontologi di identificare una nuova specie di dinosauri erbivori, a cui è stato dato il nome di Fostoria dhimbangunmal, in onore del minatore Robert Foster e della locale lingua aborigena. Phil Bell, il principale autore della ricerca, è rimasto stupito dall’elevato numero di ossa rinvenute nella miniera. "All'inizio abbiamo presunto che fosse un singolo scheletro, ma quando abbiamo cominciato a esaminare alcune delle ossa, ci siamo resi conto che erano presenti quattro scapole, tutte di animali di diverse dimensioni", spiega il paleontologo. Tra i fossili sono presenti circa 60 ossa opalizzate di dinosauri adulti, tra cui parti di scatola cranica.

Lo studio delle orme dei dinosauri

Durante l’ultimo congresso della Società Italiana di Paleontologia, il paleontologo Cristiano Dal Sasso ha presentato i risultati di una nuova scoperta: analizzando le tracce di dinosauro rinvenute in Italia, l’esperto ha dedotto che la Penisola è emersa dalle acque dell’Oceano Tetide prima di quanto si era finora ipotizzato. Le orme dei grandi rettili, infatti, indicando che alcune terre erano già affiorate 230 milioni di anni fa, mentre le dimensioni ridotte dei fossili lasciano ipotizzare che esse dovevano essere simili a delle isole tropicali.