In attesa della primavera, che arriverà il 20 marzo alle 22.58 ora italiana, gli astrofili potranno rivolgere gli occhi al cielo alla caccia di galassie, comete e nebulose. Verso fine mese, la Iss solcherà più volte la volta celeste sopra l'Italia
Pianeti, nebulose, galassie sono solo alcuni degli oggetti celesti che saranno visibili nei cieli di marzo 2019. Il mese è iniziato all’insegna di Venere e Saturno, che sabato 2 hanno accompagnato una sottile falce di Luna sull’orizzonte Sud-Est. Marzo è soprattutto il mese dell’equinozio di primavera, “che cadrà il 20 marzo, alle 22.58 ora italiana”, specifica l’Unione Astrofili Italiani (Uai): le giornate si allungheranno di 1 ora e 22 minuti rispetto all’inizio del mese e la durata del dì tornerà a essere superiore a quella della notte.
La "Maratona Messier"
Nella notte tra il 9 e il 10 marzo, numerosi astrofili saranno impegnati nella cosiddetta Maratona Messier, “il più classico e atteso appuntamento per gli amanti del cielo profondo”, sottolinea la Uai. La sfida consiste nell’osservare, nell’arco di una sola notte, il maggior numero possibile dei 110 oggetti presenti nel catalogo compilato dall’astronomo francese Charles Messier alla fine del XVIII secolo, che al suo interno raccoglie nebulose, comete, ammassi stellari, galassie e altri corpi celesti, alcuni dei quali visibili a occhio nudo.
I pianeti e i passaggi della Iss
Sul fronte dei pianeti, invece, la situazione non cambierà molto rispetto al mese di febbraio, con pochi eventi degni di nota. “La sera rimane solitario Marte, mentre il pianeta più luminoso, Venere, dopo avere dominato per molti mesi il cielo del mattino - continua l’Unione astrofili - ridurrà sensibilmente la propria visibilità, sorgendo appena un’ora prima del Sole”.
Infine, a solcare ripetutamente i cieli italiani ci sarà anche la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che dopo aver fatto una breve apparizione all’alba del 28 febbraio nel cielo di Roma, proprio sopra Castel Sant’Angelo, “per alcune settimane sarà ancora visibile solo intorno alle 4 o alle 5 del mattino, ma a partire dal 20 marzo - conclude la Uai - tornerà ad affacciarsi in un comodo orario serale, con diversi passaggi luminosi”.