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Elefanti: addio zanne, il bracconaggio forza l’evoluzione

Scienze
Elefanti (Getty Images)

I ricercatori del parco nazionale di Gorongosa, in Monzambico, hanno osservato che un terzo delle giovani elefantesse non sviluppa gli organi ossei 

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In Mozambico è in aumento il numero di elefanti di sesso femminile che nasce privo di zanne. Un terzo delle nasciture del Gorongosa National Park è, infatti, privo degli organi ossei tanto preziosi. In passato questa particolare caratteristica atomica era presente solamente nel 2-4% delle casistiche.
Secondo quanto emerso da uno studio annunciato sulla rivista National Geographic dalla ricercatrice Joyce Poole, cofondatrice di Elephant Voices, ma non ancora pubblicato, la causa di questa modificazione evolutiva sarebbe da imputare al bracconaggio.
Gli esemplari del Mozambico sono reduci da una guerra civile che ha attanagliato il paese per ben 15 anni. Durante questo periodo il 90% degli elefanti è stato ucciso dagli uomini in cerca di avorio, prezioso per finanziare le armi e di carne, utile a sfamare i guerrieri. La maggior parte dei sopravvissuti è privo degli organi ossei e riporta i segni del bracconaggio.

La caccia agli elefanti

I ricercatori del parco nazionale di Gorongosa, in Mozambico, hanno osservato che un terzo delle giovani elefantesse nate dopo la fine della guerra (1992) non sviluppa le zanne. La caccia agli elefanti avrebbe dunque favorito gli esemplari privi di zanne, dandogli un prezioso vantaggio biologico.
“Gli elefanti senza zanne avrebbero trovato così un 'trucco' per sopravvivere all'uomo”, spiega Luigi Boitani, zoologo dell'università Sapienza di Roma ed esperto di biologia della conservazione.
“L’ipotesi però, per quanto suggestiva, è ancora tutta da verificare”.
L’alterazione evolutiva potrebbe anche essere il frutto di una semplice deriva genetica, dovuta a un cambiamento casuale della variabilità dell’eredità biologica.

Fenomeno presente in altre zone dell’Africa

Lo stesso fenomeno è stato osservato anche in altre aree dell’Africa. Nel parco sudafricano di Addo, per esempio, all’inizio del 2000 il 98% delle 174 elefantesse presenti era privo di zanne.
In Kenya, invece, secondo quanto emerso da uno studio condotto dalla Duke University e dal Kenya Wildlife Service nel 2015, gli esemplari delle ultime generazioni sono caratterizzati da un rimpicciolimento dell’organo osseo.