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Intercettato il ‘soffio cosmico’ che accende le stelle

Scienze
Stelle (Getty Images)

Per la prima volta, grazie alle osservazioni ottenute dal radiotelescopio Alma dell’osservatorio europeo australe (Eso), è stato individuato un potente soffio gassoso emesso da una galassia localizzata a una distanza di 12 miliardi di anni 

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Dei ricercatori avrebbero intercettato il vento cosmico che origina le stelle. Per la prima volta è stato individuato un potente soffio gassoso emesso da una galassia localizzata a una distanza di 12 miliardi di anni. Questa scoperta, pubblicata su Science, potrebbe svelare non solo i meccanismi della nascita delle stelle nelle antiche galassie, ma anche il loro processo di crescita.
Lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori dell’Università del Texas ad Austin.

Il radiotelescopio Alma e il fenomeno della lente gravitazionale

La scoperta è il frutto delle osservazioni ottenute dall’utilizzo del radiotelescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) dell’osservatorio europeo australe (Eso). Questo strumento opera nel submillimetrico e sfrutta il fenomeno della lente gravitazionale intuito da Einstein nella teoria della Relatività Generale. Questa tecnica permette di utilizzare un’altra galassia, situata lungo la linea visiva tra l’osservatore e il sistema stellare di interesse, come amplificatrice di quest’ultimo. Nello specifico, la lente gravitazionale devia e accresce la luce emessa dal sistema di stelle di riferimento rendendolo più visibile e brillante.

Il vento e la sua potente velocità

Il vento, in uscita dalla galassia, soffia a una velocità che si aggira intorno agli 800 chilometri al secondo. Si raccoglie in singoli addensamenti e rimuove il gas per la formazione stellare con la stessa velocità che la galassia impiega per poterlo convertire in nuove stelle.
Il soffio potrebbe essere alimentato dalle esplosioni di supernovae che si verificano come ultimo stadio dell’esistenza delle stelle massicce. La sua potenza potrebbe essere ampliata, in aggiunta, dai getti di energia e dalla materia espulsi dai gas che precipitano nel buco nero situato nel nucleo della galassia.
“È importante per la formazione e l’evoluzione delle galassie, perché regola la loro abilità di crescita”, commenta l’astronomo Justin Spilker, leader del team di ricerca. Secondo quest’ultimo le galassie crescono seguendo ritmi differenti. La Via Lattea e Andromeda, per esempio, realizzano una sola stella ogni anno. Altri sistemi stellare, nello stesso lasso di tempo, sono invece in grado di crearne centinaia o addirittura migliaia.