Notte di San Lorenzo, come fotografare le stelle cadenti

Scienze
Le meteore sono originate dalla nuvola di frammenti che ha lasciato lungo la sua orbita la cometa Swift-Tuttle (Ansa)
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A partire dal 10 agosto e in particolare il 12 e il 13, ci saranno le condizioni di visibilità ideali per immortalare le Perseidi. È fondamentale scegliere un punto di osservazione lontano da fonti luminose e con un campo aperto

Si preannuncia una notta perfetta per fotografare le stelle. San Lorenzo, con la sua abituale sfilata di astri cadenti, quest'anno sarà particolarmente benevola con gli appassionati anche grazie all'assenza della luna. A partire dal 10 agosto e in particolare il 12 e il 13, ci saranno le condizioni di visibilità ideali per immortalare le Perseidi, le famose 'Lacrime di San Lorenzo'. Salvo perturbazioni locali, infatti, le stelle cadenti torneranno a far brillare il cielo ma per fotografarle al meglio sarà necessario prendere dei piccoli accorgimenti.

Recarsi in spazi aperti, lontani da fonti luminose

Il picco di stelle cadenti si verificherà il 12 e il 13 agosto, ma il fenomeno sarà visibile a partire da qualche giorno prima e nelle notti successive. Quindi, contrariamente a quanto vuole la tradizione, l'occasione migliore per effettuare un buono scatto non sarà il 10 ma, per l'appunto, il 12 e il 13. Gli scienziati hanno scoperto infatti che lo sciame delle Perseidi, originato dalla cometa Swift-Tuttle, passa più vicino alla Terra proprio in quelle due notti. Per approfittare al meglio del fenomeno è necessario recarsi in spazi aperti, lontani da fonti luminose, come la montagna, le spiagge, o in dei campi lontani dai centri abitati. Inoltre, per vedere un numero maggiore di meteore, bisogna aspettare le ore centrali della notte quando la costellazione di Perseo, che si trova fra Andromeda e il pentagono dell'Auriga, diventa alta nel cielo.

Dove guardare

Per intercettare le meteore, che altro non sono che la nuvola di frammenti che ha lasciato lungo la sua orbita la cometa Swift-Tuttle, bisognerà puntare obiettivi e smartphone in direzione Nord-Est, fino ad individuare la costellazione di Perseo. Nello specifico le scie luminose appaiono in numero maggiore al di sopra del gruppo di stelle da cui prendono il nome, e a poca distanza dalla costellazione di Cassiopea.

Con la macchina fotografica

Per effettuare buoni scatti di notte con le macchine fotografiche, in particolare al cielo stellato, secondo l'American Meteor Society bisogna tenere sotto controllo principalmente due elementi: l'esposizione e il diaframma. Il primo consiste nel lasso di tempo che si concede alla fotocamera per catturare la luce circostante. Per questa ragione se si imposta un tempo di esposizione lungo è più facile che lo scatto riesca ad immortalare bene la scia della stella cadente. Gli esperti americani consigliano di scegliere un valore tra i 10 e i 25 secondi. In alternativa, un modo per intervenire sulla 'chiarezza' della foto è predisporre il diaframma (f/) su 2.8 o su valori più bassi. Questo meccanismo, nello specifico, incide sulla quantità di luce che entra nella fotocamera a parità di tempo. Infine, per ottenere buone foto è sempre bene utilizzare un cavalletto in modo da evitare scatti mossi. Il tempo di esposizione molto lungo, infatti, aumenta la sensibilità della camera ai movimenti.

Con lo smartphone

In alternativa si possono usare gli smartphone, che negli ultimi anni stanno migliorando sempre di più le loro performance, anche in condizioni di scarsa luminosità (LE APP PER AMMIRARE LE STELLE). Molti dispositivi, infatti, permettono di agire direttamente nelle impostazioni della fotocamere quasi a livello professionale. In questi casi si può far riferimento ai consigli per le macchine fotografiche, in particolar modo per quanto riguarda l'esposizione. Per aumentare la capacità dello smartphone di mettere a fuoco le stelle cadenti si possono anche istallare alcune app, a seconda del dispositivo che si utilizza, sviluppate apposta per realizzare foto notturne e che sicuramente aiutano ad avere un risultato migliore. Ma se lo scatto proprio non è soddisfacente si può ricorrere alla post-produzione e ai filtri che numerose applicazioni mettono a disposizione, anche se il risultato non sarà proprio 'naturale'.

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