In Evidenza
Altre sezioni
altro

Scoperta l'area del cervello legata alle trasgressioni morali

Scienze
Il cervello sconterebbe "internamente" il giudizio del prossimo sulle azioni poco oneste (Getty Images)

Una ricerca pubblicata su "Nature" mostra quali aree cerebrali sono coinvolte quando un individuo compie una scelta egoista che danneggia chiaramente il prossimo. E rivela quanto questo comportamento dia meno soddisfazione

Condividi:

Il giudizio morale sulle nostre azioni socialmente inaccettabili alberga in una specifica area del cervello, che si attiva anche quando queste ultime vengono compiute in completo anonimato. L'intervento di questa sorta di coscienza sociale interna rende meno godibili i guadagni ottenuti a spese del prossimo, almeno per la maggioranza delle persone. È quanto rivelano i risultati di una ricerca inglese pubblicata su "Nature".

 

La ricerca con le scosse elettriche

Per arrivare alle loro conclusioni i ricercatori dello University college di Londra hanno utilizzato la risonanza magnetica e alcuni esperimenti con l'elettroshock su alcuni volontari. In particolare, è stato richiesto ai soggetti di infliggere una piccola scossa elettrica a sé stessi oppure a uno degli altri partecipanti in forma anonima; in entrambi i casi veniva poi riconosciuta una somma di denaro. Gli scienziati, così, hanno potuto osservare quali aree del cervello venivano attivate quando queste decisioni (una - secondo gli scienziati - "eticamente accettabile", l'altra no) venivano compiute dai volontari. L'esperimento avrebbe rivelato come il guadagno di somme anche considerevoli non regali una profonda soddisfazione, se questo è stato ottenuto facendo “pagare le conseguenze” agli altri. “Quando prendiamo decisioni, una rete di regioni del cervello calcolano il valore delle nostre opzioni”, spiega l'autrice della ricerca, la dottoressa Molly Crockett. “I guadagni cattivi evocano risposte più deboli in questo network cerebrale, il che può spiegare perché la maggioranza delle persone preferiscono ottenere profitto senza danneggiare gli altri”.

 

La risposta? Nel corpo striato del cervello

Nel dettaglio l'esperimento è stato condotto su 28 coppie di volontari. Attraverso la risonanza magnetica i ricercatori hanno notato che l'area del cervello che si attiva nel processo di decisione è quella del cosiddetto corpo striato: la sua sollecitazione risulta, però, molto superiore quando i partecipanti decidono di guadagnare denaro colpendo sé stessi e non un altro. “Le nostre scoperte”, ha proseguito la Crockett, “suggeriscono che il cervello sconti al suo interno i giudizi morali degli altri, simulando quanto il prossimo potrebbe accusarci per potenziali malefatte, anche quando le nostre azioni sono anonime”. L'altro componente del cervello coinvolto in questo processo è la corteccia prefrontale laterale: quest'ultima è attiva soprattutto quando veniva inflitto dolore agli altri in cambio di premi modesti, mentre essa entrava in comunicazione con il corpo striato quando il soggetto si rifiutava di inviare la scossa elettrica.

 

Le implicazioni sui comportamenti anti-sociali

Secondo quanto emerge dallo studio, l'etica sociale si riflette ed è visibile anche a livello di attività neurologica, in aree ben determinate. Lo scopo delle ulteriori analisi andrà a esplorare se comportamenti di tipo anti-sociale siano o meno attribuibili a disturbi localizzati nel corpo striato e nella corteccia prefrontale e, soprattutto, “quando e come” questo si verifichi, ha precisato il co-autore, Ray Dolan. Alcune ricerche precedenti avevano rivelato, al contrario, il ruolo del cervello negli atti di gentilezza.