Covid, vaccino di Novavax: come funziona e perché è diverso dagli altri

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Si tratta del quinto vaccino autorizzato in Europa contro il coronavirus. Si basa su una diversa tecnologia rispetto a quelli finora autorizzati in Ue contro il Covid-19. Ecco quale

 

Via libera dell'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, al nuovo vaccino anti Covid

Novavax, dopo l'approvazione dei giorni scorsi da parte dell'agenzia europea Ema. E' autorizzata quindi l'immissione in commercio condizionata per il vaccino anti-Covid Nuvaxovid, sviluppato da Novavax. Si tratta del quinto vaccino autorizzato in Europa contro il coronavirus, dopo i preparati di Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen (Johnson & Johnson). Il vaccino messo a punto da Novavax si basa su una diversa tecnologia rispetto a quelli finora autorizzati in Ue contro il Covid-19. Nuvaxovid si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, già usata per altri vaccini, come quello già in uso contro l'epatite B e il papilloma virus. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Come funziona Nuvaxovid

Come spiegato dall'Ema, Nuvaxovid agisce preparando il corpo a difendersi dal Covid-19. Il vaccino contiene una versione di una proteina che si trova sulla superficie di Sars-Cov-2 (la proteina spike), che è stata prodotta in laboratorio, e un "adiuvante", una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.
Quando a una persona viene somministrato il vaccino, il suo sistema immunitario identificherà la particella proteica come estranee e produrrà difese naturali - anticorpi e cellule T - contro di essa. Se, in seguito, la persona vaccinata entra in contatto con il virus Sars-Cov-2, il suo sistema immunitario riconoscerà la proteina spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla. Gli anticorpi e le cellule immunitarie possono proteggere dal Covid-19 lavorando insieme per debellare il virus, impedire il suo ingresso nelle cellule del corpo e distruggere le cellule infette. I vaccini a mRna (Pfizer-BioNTech e Moderna) e a vettore virale (AstraZeneca e Janssen) stimolano la stessa risposta immunitaria. In entrambe le strategie, si veicola all'interno delle cellule l'informazione necessaria alla produzione della proteina spike. Attraverso liposomi per quelli a mRna e con dei virus resi innocui per quelli a vettore virale.

Dosaggio e conservazione

Il vaccino di Novavax prevede 2 dosi di uguale dosaggio da somministrare a distanza di tre settimane e si conserva nei frigoriferi fino a 6 mesi.

Efficacia

Secondo i risultati dei due principali trial clinici condotti sul vaccino, che hanno coinvolto in totale oltre 45mila persone, Nuvaxovid come spiegato dall'Ema, fornirebbe una protezione contro il coronavirus con un'efficacia di circa il 90%. Una percentuale paragonabile a quella ottenuta con i vaccini a mRna. Tuttavia, gli studi sottoposti al vaglio dell'Ema sono stati effettuati quando le varianti Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione. Quindi, "attualmente sono disponibili dati limitati sull'efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, incluso Omicron".

Autorizzazioni

Il vaccino messo a punto da Novavax ha ricevuto la sua prima autorizzazione per l'uso in emergenza in Indonesia. Ora ha ricevuto il via libera della Commissione europea all'immissione in commercio condizionata nell'Ue, dopo il parere positivo dell'Ema.
Come spiegato in una nota, "dopo un'approfondita valutazione, il comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell'Ema ha concluso che i dati sul vaccino sono solidi e soddisfano i criteri dell'Ue per l'efficacia, la sicurezza e la qualità".

In this photo illustration the medical syringe is seen with Novavax company logo displayed on a screen in the background (Photo by Rafael Henrique / SOPA Images/Sipa USA)

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