Cosa aspettarsi dalla prossima stagione influenzale

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Fotogramma)

Basandosi su quanto accaduto nell’emisfero Sud, gli esperti si attendono una stagione con meno casi ma più aggressivi. Il caso della bambina morta negli Stati Uniti è un monito per i rischi dell’influenza 

Come sarà la stagione influenzale 2019-2020? A circa un mese di distanza dalla 42esima settimana dell’anno, che tradizionalmente segna l’inizio del periodo di rilevazione dei casi di influenza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, gli esperti provano a fare il punto sulla stagione in arrivo. Al momento, è necessario basarsi su quanto accaduto nell’emisfero Sud per cercare di prevedere l’intensità del virus influenzale, che secondo il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco dovrebbe portare a un minor numero di casi ma più aggressivi. È di pochi giorni fa la notizia della morte di una bambina di 4 anni negli Stati Uniti, in California, legata proprio all’influenza: si tratta di un importante monito riguardante i possibili rischi del virus.

Stagione influenzale 2019-2020, le aspettative

Secondo Pregliasco è difficile riuscire a prevedere in anticipo l'andamento della stagione influenzale, come dimostrato anche da quella dell’anno scorso, che “è stata tra le due peggiori degli ultimi anni per numero di casi, pur essendo partita un po’ in sordina”. Secondo i dati del bollettino Influnet, infatti, sono stati circa 8 milioni i contagi della stagione 2018-2019, comprendenti 809 ricoveri in terapia intensiva. “Quest’anno - spiega Pregliasco - le prime previsioni che si possono fare, soprattutto sulla base dell’andamento dell’epidemia nell’emisfero australe, sono per una stagione con meno casi ma più aggressivi, data la presenza dei virus A che di solito danno più complicazioni".

I rischi legati all’influenza

Nei giorni scorsi, una bambina di 4 anni morta a Perris, nella contea di Riverside in California, è risultata positiva al virus influenzale. Altri disturbi cronici potrebbero aver aggravato le condizioni della piccola, ma si tratta di un caso che secondo Pregliasco “ci ricorda che questa malattia può uccidere, soprattutto i soggetti più fragili. Da noi la consapevolezza è minore, invece bisogna essere preparati”. A dimostrarlo sono anche i dati relativi ai decessi legati a virus influenzale, che ogni anno in Italia sono tra gli 8 e i 10.000, specialmente persone anziane o già affette da altre malattie ma “le complicazioni possono riguardare tutti”. 

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