
Vaccino contro il Coronavirus, dai test alla distribuzione: ecco quando sarà disponibile
Quello sviluppato dall’Università di Oxford è il primo sperimentale, tra i tanti in fase di sviluppo, ad entrare nella fase 3 ed è quello di cui l’Italia ha prenotato 30 milioni di dosi. Gli studiosi che stanno lavorando su questo progetto parlano di distribuzione in tutto il mondo entro la fine dell’anno. Non si tratta però dell’unica ricerca: anche Usa, Cina e Russia stanno sviluppando un prototipo

"È possibile ma non certo" che il vaccino per il Covid-19 sviluppato dall'università di Oxford sia disponibile entro l'anno. Si tratta del primo vaccino sperimentale ad entrare nella fase 3 ed è quello di cui l’Italia (che è coinvolta nella sua produzione visto che è in compartecipazione tra la Oxford University e la Irbm di Pomezia) ha già prenotato 30 milioni di dosi: ecco le tappe di questo lungo processo
Coronavirus, The Lancet: “Dal vaccino Pomezia-Oxford forte risposta immunitaria”
I trial della fase 1 della sperimentazione di questo vaccino sono iniziati ad aprile
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Questa fase ha coinvolto 1.077 adulti sani con un’età media di 35 anni
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Il risultato di questa prima fase è stato pubblicato nella seconda metà di luglio sulla rivista Lancet
Coronavirus, The Lancet: “Dal vaccino Pomezia-Oxford forte risposta immunitaria”
I risultati pubblicati su Lancet hanno confermato che il vaccino anti-Covid ChAdOx1, messo a punto dallo Yenner Institute della Oxford Universiy con la collaborazione dell'italiana Irbm, "ha indotto una forte risposta immunitaria e anticorpale fino al 56/mo giorno della sperimentazione"

Test che "confermano come una singola dose ha portato al quadruplicarsi degli anticorpi contro SarsCov2 nel 95% dei partecipanti ad un mese dalla vaccinazione"
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"L'attività neutralizzante contro SarsCov2 - afferma AstraZeneca - è stata evidenziata nel 91% dei partecipanti alla sperimentazione ad un mese dalla vaccinazione e nel 100% dei partecipanti che hanno ricevuto una seconda dose"

Già a fine maggio, esperti avevano comunicato che al termine dei trial di fase 1 sarebbero state coinvolte altre 10.200 persone di altre età, comprese quelle tra i 56 e 69 anni, gli over 70 e anche i bambini tra i 5 e 12 anni per la fase 2

Dopo questa fase 2, il vaccino anti-Covid ChAdOx1, messo a punto dallo Yenner Institute della Oxford Universiy, è diventato il primo al mondo ad entrare nella fase 3 di sperimentazione a fine giugno: coinvolti in totale 30-40mila soggetti - inclusi anziani, bambini e persone con patologie - in quattro Paesi

Gran Bretagna, Brasile, Sud-Africa e successivamente anche Stati Uniti sono i Paesi coinvolti in questa fase di sperimentazione

Queste sperimentazioni, su un numero maggiore di pazienti, dovranno dimostrare che ci sia un'effettiva protezione: i risultati sono attesi per la fine di settembre. La quarta fase è quella che prevede l'approvazione del vaccino. Le valutazioni sull'efficacia, comunque, continueranno anche durante la fase di commercializzazione

"Entro fine anno, se la fase III di sperimentazione darà come si spera risultati positivi, arriveranno in distribuzione in tutto il mondo milioni di dosi del vaccino anti-Covid", ha detto all'Ansa il presidente di Irbm Pietro Di Lorenzo

Ancora prima della concretizzazione della fase 3, l’Italia e altri Paesi hanno firmato un accordo lo scorso 13 giugno per 400 milioni di dosi

Nello specifico, il ministro Roberto Speranza ha affermato di aver prenotato 60 milioni di dosi del vaccino entro la fine dell'anno: l’Italia sarà dunque tra i primi Paesi ad usufruirne

Quello della Oxford Universiy non è l’unico vaccino in fase di sperimentazione a livello mondiale

Contemporaneamente ai risultati pubblicati sullo studio del vaccino di Oxford, test altrettanto positivi si sono registrati anche per il vaccino cinese, testato in fase II su oltre 500 soggetti e tecnicamente simile al prototipo dell’Università inglese

Il vaccino è risultato sicuro e ha indotto una risposta immunitaria nel 95% dei partecipanti al trial, misurata fino a un mese dall'immunizzazione

Anche gli Stati Uniti hanno avviato la sperimentazione di un vaccino: la società di biotecnologia Moderna ha annunciato già a metà luglio che i primi risultati sul potenziale vaccino per il Covid-19 sono stati "positivi"

La stessa azienda che si trova nel Massachusetts ha fatto sapere che le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione della fase 1 hanno sviluppato anticorpi in modo del tutto simile ai pazienti di Covid-19 che sono guariti

Anche la Russia ha fatto sapere di aver iniziato la sperimentazione di un suo vaccino la cui prima fase è durata dal 9 al 22 giugno mentre la seconda è terminata il 20 luglio