Introduzione
Il legame tra l’assunzione del paracetamolo e la possibilità di sviluppare autismo nei bambini non è dimostrato scientificamente. Lo dicono l’Ema e l’Aifa, enti rispettivamente europeo e italiano che autorizzano e vigilano sui farmaci che circolano nei rispettivi territori. I loro pareri scientifici vanno in contrasto con le parole pronunciate da Donald Trump che hanno messo al centro del mirino il Tylenol e il generico uso del paracetamolo: “La Food and Drug Administration informerà i medici che l'uso di paracetamolo o Tylenol, può essere associato a un rischio molto elevato di autismo", ha annunciato il presidente statunitense rendendo noti i risultati di uno studio portato avanti dalla sua amministrazione. Ecco di cosa si tratta
Quello che devi sapere
Cos’è il Tylenol
Il Tylenol è un farmaco da banco molto diffuso negli Stati Uniti. È finito al centro del dibattito dopo le parole di Donald Trump che lo indicano come una delle possibili cause dell’autismo. Il principio attivo del Tylenol è il paracetamolo, farmaco ad azione analgesica e antipiretica: viene quindi usato per contrastare il mal di testa e i sintomi del raffreddore, i dolori muscolari, i fastidi legati al ciclo mestruale, dolori di schiena e mal di denti. Con la sua funzione antipiretica è indicato anche per abbassare la febbre.
Per approfondire: Trump: "No paracetamolo alle donne incinte, causa autismo". VIDEO
L’annuncio di Trump
"Le donne incinte non dovrebbero assumere il Tylenol, non fa bene". Con queste parole il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato i risultati di uno studio che lega l'autismo dei bambini all'assunzione dell'antidolorifico molto diffuso negli Usa. "Con effetto immediato, la Food and Drug Administration informerà i medici che l'uso di paracetamolo o Tylenol, può essere associato a un rischio molto elevato di autismo", ha detto Trump. "Per questo motivo, raccomandano vivamente alle donne di limitare l'uso di Tylenol durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario", ha sottolineato il presidente aggiungendo che il farmaco “non dovrebbe essere dato neanche ai bambini".
Casa farmaceutica nega
Immediata la replica della casa farmaceutica che produce il Tylenol, Kenvue, che ha rilasciato una dichiarazione affermando di "essere fortemente in disaccordo" con l'ipotesi che il farmaco possa causare l'autismo. "La scienza dimostra chiaramente che l'assunzione di paracetamolo non causa l'autismo", si legge in una nota.
Ema: “Uso di paracetamolo in gravidanza non cambia in Ue”
Nonostante l’allarme lanciato da Trump, l'uso del paracetamolo durante la gravidanza non cambia nell'Unione europea. A dichiararlo è l'Agenzia europea del farmaco Ema dopo le parole del presidente Usa che in conferenza stampa ha associato il Tylenol, farmaco comune a base di paracetamolo, a un “rischio notevolmente aumentato di autismo". L'Ema è dunque in disaccordo con la Fda (Food and drug administration statunitense) che ha già avviato la procedura per arrivare a una modifica dell'etichetta del paracetamolo per approfondire elementi che suggeriscono, in caso di uso da parte di donne incinte, un aumentato rischio di condizioni neurologiche come autismo e Adhd nei bambini. Dal canto suo, l’Agenzia europea per i medicinali ha ribadito in una nota che, per quanto riguarda l'Ue, "i medicinali a base di paracetamolo possono essere usati in gravidanza, in conformità con le raccomandazioni ufficiali".
Ue: “No legami tra paracetamolo in gravidanza e autismo”
A sostenere la posizione dell’Ema è anche la portavoce della Commissione Europea per la Salute Eva Hrncirova. Durante il briefing quotidiano a Bruxelles, Hrncirova ha affermato che l'Ema, che "autorizza" l'uso dei farmaci nell'Ue e che effettua "rigidi controlli" prima di consentirne l'immissione sul mercato, "non ha trovato alcuna relazione tra l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'autismo". L'Ema, ha aggiunto, "ha esaminato una enorme quantità di dati riguardanti donne che hanno usato il paracetamolo durante la gravidanza e non ha trovato alcuna indicazione di rischi di malformazione del feto né per i neonati. Allo stato non c'è alcuna evidenza che richieda di modificare le attuali raccomandazioni relative all'uso del farmaco". Naturalmente, "non bisogna abusarne", ma questo "riguarda tutti i farmaci".
Aifa: "Confermate raccomandazioni europee"
Nel dibattito si è inserita anche l’Aifa che ha confermato le raccomandazione europee già vigenti per quanto riguarda l’uso del paracetamolo in gravidanza. "Alla luce delle più recenti valutazioni scientifiche effettuate a livello europeo - si legge in una nota dell'ente regolatorio - non emergono nuove evidenze che richiedano modifiche alle raccomandazioni in vigore sull'uso del paracetamolo in gravidanza".