Malattia "misteriosa" Congo, l'Italia alza l'attenzione sui voli in arrivo. Cosa sappiamo

Salute e Benessere
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Introduzione

Una patologia ancora non definita ha messo la Repubblica Democratica del Congo in stato di "massima allerta" sanitaria. Nell’ultimo mese e mezzo, secondo le stime, sarebbero già diverse decine le vittime di questo "evento di salute pubblica sconosciuto”. E centinaia sono i contagiati. Il ministro della Difesa Samuel-Roger Kamba ha detto: "Riteniamo che questo sia un livello di epidemia che dobbiamo monitorare". "Attualmente si sta studiando come possibile causa un agente patogeno respiratorio come l'influenza o il Covid-19, insieme a malaria, morbillo e altre malattie", ha fatto sapere l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)

 

L'Italia alza l'attenzione e predispone controlli ai voli: "La sorveglianza è attiva e monitoriamo costantemente la situazione senza allarmismi ma con la doverosa attenzione - ha detto Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute - Il ministero in modo responsabile si è attivato in via cautelativa richiedendo agli uffici periferici Usmaf (gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero, ndr) di assicurare la dovuta attenzione nelle attività di controllo a cui sono preposti". Ecco che cosa sappiamo finora.

Quello che devi sapere

Dove stanno avvenendo i casi

  • Le autorità sanitarie del Paese centroafricano hanno rilevato il primo caso il 24 ottobre, i decessi sono stati registrati tra il 10 e il 25 novembre: le vittime sono state finora localizzate nel sud-ovest della Rdc. I casi sono stati segnalati nella provincia di Kwango, nell'area di Panzi, a circa 700 km a sud-est della capitale Kinshasa. In questa regione le infrastrutture sanitarie sono limitate e quasi inesistenti, la popolazione vive in una generale precarietà, soffrendo per la mancanza di accesso all'acqua potabile e ai medicinali. Il tasso di malnutrizione (61%) è tra i più alti del Paese e già due anni fa la regione era stata colpita da una grave epidemia di febbre tifoide.

Per approfondire: Congo, misteriosa malattia simile a influenza causa decine di morti: allerta per epidemia

I sintomi

  • La malattia ha sintomi simili a quelli dell'influenza: febbre, tosse, anemia, difficoltà respiratorie e mal di testa. Ha finora colpito persone di tutte le età, compresi i bambini. Anzi quasi la metà dei casi coinvolge bimbi sotto i cinque anni. La maggior parte delle vittime sarebbero però giovani di età superiore ai 15 anni, ha dichiarato il Ministero della Sanità. Gli specialisti hanno già concluso che si tratta di una malattia che colpisce l'apparato respiratorio ma hanno escluso il Covid. Il Ministero della Sanità ha dichiarato che sta analizzando i campioni prelevati dai pazienti e sta svolgendo "indagini approfondite sul campo" per identificare la malattia

Il bilancio

  • Secondo le autorità locali il bilancio delle vittime è in evoluzione. Al momento sono stati segnalati circa 70-80 decessi mentre altre stime parlano di 140 vittime

Epidemiologi al lavoro

  • Un team di epidemiologi è stato inviato nella zona, ha detto il ministro provinciale della Sanità, Apollinaire Yumba, invitando la popolazione a non farsi prendere dal panico e a limitare gli spostamenti. "L'ingresso e l'uscita da questa zona sanitaria devono essere limitati, dobbiamo evitare di salutarci stringendoci la mano, lavarci le mani regolarmente", ha esortato. È stato consigliato alla popolazione di evitare i grandi assembramenti, di osservare le linee guida igieniche di base e di segnalare i casi sospetti alle autorità sanitarie locali

Molti punti ancora oscuri

  • Jean Kaseya, esperto a capo degli Africa Centers for Disease Control and Prevention, ha detto che "le prime diagnosi ci portano a pensare che si tratti di una malattia respiratoria", aggiungendo che ci sono molti aspetti ancora sconosciuti della malattia, a partire dalla contagiosità e trasmissibilità

Rezza: "Malattia ancora limitata ma si aspetta diagnosi"

  • Giovanni Rezza, professore di igiene e sanità pubblica presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, già dirigente di ricerca dell’Iss, ha commentato: "Non siamo ancora in una situazione di allarme, che si avrebbe in caso di presenza di un elemento diagnostico nuovo. Se fosse chiaro che l'intera popolazione è suscettibile e fosse conosciuta la modalità di trasmissione (ad esempio per via aerea), allora ciò costituirebbe un allarme. Ma al momento si tratta di una situazione circoscritta in una zona ristretta, sicuramente molto grave per l'area interessata. La letalità appare molto alta, circa un terzo delle persone colpite. Ricorda quanto si osserva per la febbre emorragica, ma i sintomi sono molto diversi"

Anche l’Oms monitora

  • L'Organizzazione mondiale della Sanità ha detto di essere al lavoro con le autorità congolesi "per comprendere la situazione" e di aver inviato un team nel Paese "per raccogliere campioni da analizzare in laboratorio". "La nostra priorità è fornire un supporto efficace alle famiglie e alle comunità colpite. Sono in corso tutti gli sforzi per identificare la causa della malattia, comprenderne le modalità di trasmissione e garantire una risposta appropriata il più rapidamente possibile", sottolinea Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa

Italia alza attenzione, controlli a voli

  • L'Italia alza il livello di attenzione sulla malattia. Con una lettera inviata dal Ministero della Salute, si chiede alle Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, "di fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal Paese". Le autorità locali in stretta collaborazione con quelle internazionali "stanno lavorando per verificare la situazione e fornire una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico"

Nel Paese anche l’epidemia di mpox

  • Il Congo è già stato duramente colpito dal virus Mpox negli ultimi mesi, con oltre 1.000 morti. Nel 2024, il Paese ha riportato più di 47mila casi. Lo scorso agosto è stata dichiarata una emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.

Per approfondire: Mpox: ecco cosa aumenta il rischio di malattia grave. Lo studio italiano