Un nuovo studio, presentato al congresso dell'American College of Cardiology dal Duke Clinical Research Institute di Durham, ha dimostrato che non si riscontrano differenze significative nei livelli di colesterolo tra le persone che consumano regolarmente uova e coloro che non ne consumano
Il consumo di uova è un argomento spesso dibattuto e un tema delicato di molte diete.
Il consumo di questo alimento, e in particolare il suo apporto di colesterolo, spesso finisce sotto la lente d’ingrandimento di ricerche che provano a definirne gli effetti sulla salute cardiovascolare. Le ultime evidenze scientifiche in merito arrivano da un nuovo studio prospettico e controllato, presentato al congresso dell'American College of Cardiology dal Duke Clinical Research Institute di Durham (North Carolina). La ricerca, denominata Prosperity, ha dimostrato che il consumo abituale di uova non sembra influire negativamente sul colesterolo.
Lo studio nel dettaglio
Nel corso dello studio, chiamato Prosperity, il team di ricerca, coordinato da Nina Nouhravesh, ha valutato gli effetti del consumo di 12 o più uova a settimana, rispetto a una dieta senza uova (meno di due uova a settimana), sui livelli di colesterolo buono e cattivo, e su altri indicatori chiave della salute cardiovascolare. La ricerca è stata condotta su un campione composto da 140 pazienti, con età media di 66 anni e con un precedente evento cardiovascolare o due fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso o diabete. Nouhravesh e il suo team hanno voluto esaminare specificamente le uova fortificate in quanto contengono meno grassi saturi e vitamine e minerali aggiunti, come iodio, vitamina D, selenio, vitamina B2, 5 e 12, e acidi grassi omega-3. I pazienti sono stati assegnati casualmente a consumare 12 uova fortificate a settimana (preparate nel modo che preferivano) o a consumare meno di due uova di qualsiasi tipo (fortificate o meno) a settimana.
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I risultati della ricerca
Dai controlli periodici effettuati su tutti i pazienti, anche tramite esami del sangue, è emerso che i livelli di colesterolo restano simili tra le persone che consumano uova per la maggior parte dei giorni della settimana rispetto a coloro che non ne consumano. "Sappiamo che le malattie cardiovascolari sono, in parte, mediate da fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso e diabete. L'alimentazione può avere un'influenza significativa su questi fattori e c'è stata molta confusione nelle informazioni date sulle uova, sul fatto se fossero sicure da mangiare, soprattutto per le persone che a rischio di malattie cardiache", ha osservato la coordinatrice della ricerca Nina Nouhravesh. "Questo è uno studio di piccole dimensioni, ma ci dà rassicurazioni sul fatto che mangiare uova è accettabile per quanto riguarda gli effetti sui grassi nel corso di quattro mesi, anche per una popolazione più a rischio”, ha concluso.