Usa, i Cdc rivedono pagina su vaccini e autismo. Le reazioni degli esperti

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I Centers for Disease Control and Prevention statunitensi hanno modificato la pagina dedicata a vaccini e autismo, sostenendo che l’affermazione “i vaccini non causano l’autismo” non sarebbe basata sull’evidenza. Ricercatori ed ex dirigenti dell’agenzia denunciano un intervento privo di fondamento scientifico e non passato dalle consuete procedure di revisione interna. Le associazioni scientifiche e pediatriche parlano di una scelta rischiosa, che alimenta disinformazione e mette in discussione anni di studi

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Una modifica sulla pagina ufficiale dei Centers for Disease Control and Prevention sta scuotendo la comunità scientifica statunitense. Sul sito dei Cdc americani sono comparsi in questi giorni alcuni cambiamenti rispetto al tema vaccini e autismo, che riflettono la posizione del capo della Sanità Usa, Robert Kennedy Jr, noto per le sue posizioni scettiche sui vaccini. L’aggiornamento ha provocato una reazione immediata da parte della comunità scientifica, che parla di un allontanamento dalle evidenze scientifiche consolidate. Per anni, infatti, sulla pagina dei Cdc si sottolineava che gli studi non mostrano "alcun legame tra la somministrazione di vaccini e l'autismo" e si citavano una serie di ricerche scientifiche, tra cui uno studio del 2013 condotto dall'agenzia stessa. Oggi, invece, vi si legge che "l'affermazione che 'i vaccini non causano l'autismo' non è basata sull'evidenza, poiché gli studi non hanno escluso la possibilità che i vaccini infantili causino l'autismo".

Cos’è cambiato nella pagine dei Cdc 

 

Il testo aggiornato accusa le autorità sanitarie di aver "ignorato" la ricerca a supporto di un possibile legame tra autismo e vaccini e afferma che il dipartimento della Salute degli Stati Uniti "ha avviato una valutazione completa delle cause dell'autismo". Sul sito è comunque rimasta l’intestazione "I vaccini non causano l'autismo”, ma il contenuto principale ora sostiene che “non si può escludere” un possibile nesso vaccini-autismo e che “studi che suggeriscono un’associazione sono stati ignorati dalle autorità sanitarie”.
Nessun nuovo dato scientifico viene tuttavia riportato a sostegno di queste affermazioni. Come riporta il Guardian, i cambiamenti rappresentano l’ennesima prova della volontà di Kennedy di imporre la propria visione all’interno del Department of Health and Human Services, che sovrintende ai Cdc. La modifica avrebbe inoltre scavalcato le usuali procedure di revisione interna, secondo ex e attuali membri dei Cdc. 

 

Le critiche degli ex dirigenti dei Cdc

 

Una delle prime reazioni è arrivata da Debra Houry, ex dirigente di alto livello del Cdc. “Ho parlato con diversi scienziati dei Cdc e nessuno era al corrente di questo cambiamento”, ha riferito all’Associated Press, per poi sottolineare: “Quando gli scienziati vengono esclusi dai processi di revisione, il risultato non può che essere una comunicazione inaccurata e ideologica”. Anche il dottor Daniel Jernigan, ex direttore del National Center for Emerging and Zoonotic Infectious Diseases, ha parlato di un’inversione di metodo: “Kennedy sembra passare da decisioni basate sulle evidenze a evidenze costruite sulla base delle decisioni”. Altri ex dirigenti dei Cdc hanno sottolineato “che non ci si può più fidare di ciò che i Cdc pubblicano su determinati argomenti, tra cui la sicurezza dei vaccini”.

 

Le reazioni delle associazioni scientifiche sull’autismo e dei pediatri

 

Durissima anche la reazione della Autism Science Foundation, che in un comunicato ha accusato i Cdc di aver distorto la pagina dedicata al tema:
“Siamo sconvolti nel vedere che il contenuto della pagina ‘Autism and Vaccines’ è stato cambiato e distorto, ed è ora pieno di retorica anti-vaccini e vere e proprie falsità”. La presidente dell’American Academy of Pediatrics, Susan Kressly, ha chiesto “ai Cdc di smettere di sprecare risorse pubbliche per amplificare affermazioni false che alimentano dubbi su uno degli strumenti migliori che abbiamo per mantenere i bambini in salute e farli crescere: le vaccinazioni di routine”.

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