Scarabeo giapponese, come riconoscere la Popillia Japonica. Prevenzione e rischi

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La Popillia Japonica è una specie di coleottero dal colore verde metallizzato con riflessi bronzo, che infesta e distrugge tappeti erbosi, piante da frutto, ornamentali e selvatiche. Un aumento di questa specie si è registrato soprattutto in Lombardia, e in particolare nelle province di Milano e Bergamo

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È boom di scarabei giapponesi nel Nord Italia. Si tratta della Popillia Japonica, un coleottero dal colore verde metallizzato con riflessi bronzo, che infesta e distrugge tappeti erbosi, piante da frutto, ornamentali e selvatiche. Un aumento di questa specie si è registrato soprattutto in Lombardia, e in particolare nelle province di Milano e Bergamo. Numerose segnalazioni sono giunte da divrse aree verdi meneghine, come San Siro, l'Ippodromo La Maura, parco Sempione e Garibaldi. Ciò che desta maggiore preoccupazione è la loro natura infestante: lo scarabeo giapponese infatti divora foglie, fiori, frutti e le larve possono distruggere prati e pascoli, cibandosi delle radici.

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Che cosa è lo scarabeo giapponese

Originaria del Giappone e diffuso anche in Svizzera, Cina, Russia e Portogallo, la Popillia Japonica è presente anche in Valle d'Aosta ed Emilia-Romagna, con alcuni focolai in Lombardia e Piemonte. Come riporta il Corriere, l'effetto di questi insetti sulla vegetazione è “devastante”. Ciò ha spinto fiorai e vivaisti a “mettere in quarantena fiori e piante, circoscritte e protette da reti”. Nel frattempo, le regioni si stanno attivando per contrastare l'invasione degli scarabei giapponesi anche nel centro città. In Piemonte, per esempio, sono state già posizionate 1.200 trappole. Mentre a Milano l'amministrazione ha rassicurato che “non c'è nessun allarme”.

Come riconoscerlo

Come specifica il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia, i Popillia Japonica sono di forma ovale e di colore verde metallizzato brillante, con dimensioni variabili da 8 a 11 mm di lunghezza e da 5 a 7 mm di larghezza. La femmina di questa specie di coleottero è tipicamente più grande del maschio. I coleotteri adulti sono attivi generalmente tra giugno e settembre, con un picco di attività a metà luglio. In estate le femmine “depongono le uova direttamente nel terreno o singolarmente o in piccoli gruppi; talvolta scavano una piccola galleria nei primi 10 cm di suolo per depositare le uova”, si legge sul sito ufficiale. Come si fa a capire che c'è un'infestazione di scarabei giapponesi? “I danni a carico delle foglie rappresentano senza dubbio il sintomo più evidente della presenza di Popillia japonica” poiché “gli adulti si nutrono in modo gregario ed iniziano generalmente dalla cima per poi scendere via via verso il basso”. Mentre le larve “causano danni esclusivamente alle radici”. 

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Cosa fare per proteggersi

Come si legge sul sito del Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia, in presenza di individui isolati di scarabei giapponesi è consigliabile “raccoglierli manualmente e farli cadere in un secchiello con una soluzione di acqua e sapone”. Per proteggere i frutti invece, è possibie “coprire la chioma degli alberi con una rete antinsetto che deve essere scossa al mattino presto quando i coleotteri sono pressoché immobili”. In caso di importanti infestazioni, è opportuno “seguire le indicazioni riportate sul sito del Servizio Fitosanitario Regionale”.

Cosa non si deve fare

Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia si raccomanda non non utilizzare trappole in orti o giardini privati. Il loro potere attrattivo è di molto superiore alla capacità di cattura e di conseguenza la vegetazione che si vuole proteggere, foglie, fiori e frutti, subisce danni ancora più rilevanti”, si legge nel comunicato ufficiale.

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