Torsione di punta: cos'è, cause e quando si verifica

Salute e Benessere
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Introduzione

Tra le ipotesi sulle cause del malore che ha colpito Edoardo Bove, giovane calciatore della Fiorentina, durante la partita contro l’Inter di domenica scorsa, una delle più accreditate sembra essere la cosiddetta torsione di punta. Si tratta di una forma specifica di tachicardia ventricolare, spesso legata a condizioni cardiache sottostanti, che può degenerare in fibrillazione ventricolare e arresto cardiaco. Ecco nel dettaglio cos’è la torsione di punta, come si manifesta e come si diagnostica.

Quello che devi sapere

Cos’è la torsione di punta

Come spiegato in un approfondimento pubblicato sul portale del polo ospedaliero Humanitas, la torsione di punta è una forma particolare di tachicardia polimorfa, caratterizzata da un ritmo cardiaco rapido e irregolare. Sebbene spesso autolimitante, può degenerare in fibrillazione ventricolare e causare arresto cardiaco. La torsione di punta è spesso collegata a cardiopatie aritmogene ereditarie con difetti a carico dei canali ionici delle cellule miocardiche (Sindrome del QT lungo)

Cos’è la torsione di punta

Cos’è la tachicardia ventricolare

La tachicardia ventricolare è un ritmo cardiaco accelerato che origina dai ventricoli. Si distingue in due forme principali:

Monomorfa: i battiti hanno una morfologia uniforme all’elettrocardiogramma, indicando un’origine da un unico sito ventricolare;
Polimorfa: i battiti presentano morfologie diverse, segnalando origini multiple.
Questa condizione può essere ulteriormente classificata come sostenuta o non sostenuta, a seconda della sua durata, e tollerata o non tollerata, a seconda dell’eventuale perdita di coscienza durante l'aritmia. La tolleranza di una tachicardia ventricolare dipende dalla frequenza cardiaca, dalla funzione di pompa del cuore e dall’efficacia di una risposta vasocostrittiva periferica

I sintomi

Come spiegato sul Manuale MSD per i pazienti (una fonte autorevole in tema di salute), le persone che soffrono di tachicardia ventricolare spesso riferiscono sintomi come palpitazioni, una percezione anomala e fastidiosa del proprio battito cardiaco. A questi si possono aggiungere debolezza, sensazione di stordimento o fastidio toracico, segnali che richiedono attenzione medica

I sintomi

Le cause

Le cause della tachicardia ventricolare sono spesso legate a alterazioni strutturali o funzionali del cuore, tra cui:
Cicatrici infartuali: danni al muscolo cardiaco dovuti a precedenti infarti;
Cardiomiopatie aritmogene: come la displasia aritmogena del ventricolo destro, che altera la struttura del cuore;
Focolai ventricolari che generano automaticamente impulsi elettrici accelerati.

In base alla presenza e al tipo di cardiopatia correlata, le tachicardie ventricolari sono legate a prognosi più o meno severe

Diagnosi della torsione di punta

La diagnosi della torsione di punta, e in generale della tachicardia ventricolare, si basa su un elettrocardiogramma, e in particolare sul reperto di un ritmo cardiaco rapido con complesso qrs (il segnale elettrico proveniente dai ventricoli) allargato

Diagnosi della torsione di punta

Trattamenti

Il trattamento dipende dalla gravità della tachicardia ventricolare e dalle condizioni cardiache associate. Le opzioni terapeutiche includono:

Farmaci antiaritmici, per controllare o prevenire le aritmie;
Ablazione trans catetere, una procedura terapeutica deputata al trattamento e all’eliminazione di diverse aritmie cardiache attraverso la bruciatura, in seguito all’erogazione di radiofrequenza del sito o della via anomala che causano l’aritmia;
Impianto di defibrillatore: dispositivi che rilevano e correggono ritmi anomali, prevenendo eventi gravi