Insonnia, 12 milioni di italiani ne soffrono. Più colpiti donne e residenti al Sud
Salute e BenessereIntroduzione
Sono 12 milioni gli italiani alle prese con i disturbi del sonno, soprattutto durante il cambio di stagione. È quanto emerge dalle ultime statistiche dell'Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims): 1 adulto su 4 e 1 minore su 5 ha problemi di insonnia, e le più colpite sono le donne (circa il 60% ne soffre in forma transitoria o cronica). Non solo, il 30% degli italiani dorme meno di 6 ore per notte.
Quello che devi sapere
La geografia dell’insonnia
- Un problema sentito da Nord a Sud ma che appare più evidente nel Meridione: mediamente in Puglia e Sicilia si dormono circa 6,6 ore per notte, mentre in Val D'Aosta si riposa in media per 7 ore e mezza
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Il cambio di stagione
- "L'insonnia si acuisce durante il cambio di stagione anche perché cambiano le abitudini e gli equilibri del ritmo circadiano che si è adattato ad abitudini ed orari estivi - spiega Camilla Pizzoni, Direttore Ricerche Pool Pharma - Oltre alle altre concause, la ripresa degli impegni quotidiani fa sì che l'organismo si debba riadattare al cambio dei ritmi di giornata". Tra le buone abitudini per ristabilire il giusto ritmo ci sono dormire e alzarsi sempre alla stessa ora, evitare TV, pc e smartphone nell'ultima ora prima di coricarsi e non fare attività fisica a ridosso dell'ora del riposo
L’alimentazione
- Anche l'alimentazione è un aspetto da curare, spiega Camilla Pizzoni: "Un errore comune è mangiare troppo tardi la sera, abitudine che si prende nei mesi estivi. Andando a letto ancora appesantiti, con la digestione non completamente terminata, la notte può essere più difficile. I nutrizionisti stanno consigliando di cenare entro le 19 e rendere il pasto serale il più leggero della giornata"
I rimedi naturali
- E un aiuto può arrivare anche da prodotti naturali, dalla classica camomilla alla lavanda. "In base all'età, alle proprie abitudini, alle necessità lavorative (pensando ad esempio ai turnisti) o a periodi di particolare agitazione le formulazioni - precisa Pizzoni - mirano ad aiutare a risolvere specifiche problematiche temporanee"
Indagare sulle cause
- Ma se l'insonnia persiste, allora è bene rivolgersi al proprio medico. Conclude Pizzoni: "Chi si rivolge al farmacista e agli integratori deve avere darsi un limite di tempo, se entro qualche settimana non ottiene risultati è importante rivolgersi al medico di rifermento per indagare quali siano le cause dell'insonnia. L'approccio dovrebbe essere sempre mirato alla soluzione delle cause del problema piuttosto che rivolto ai sintomi"
Come prendere la melatonina
- Uno dei rimedi più diffusi per l’insonnia è la melatonina che - secondo uno studio condotto all’Università di Pisa e pubblicato sul Journal of Pineal Research - per essere davvero efficace contro l’insonnia andrebbe assunta nella dose di quattro milligrammi al giorno e tre ore prima di coricarsi
La metodologia dello studio
- L'analisi è stata condotta su 26 studi randomizzati pubblicati tra il 1987 e il 2020, per un totale di 1.689 osservazioni su pazienti con insonnia e volontari sani, che hanno valutato l'effetto della somministrazione di melatonina sul sonno
La combinazione di orario e dosaggio
- "Per la prima volta - spiega Ugo Faraguna, coordinatore del lavoro dell'Ateneo pisano - la nostra ricerca dà indicazioni precise su come usare efficacemente la melatonina per favorire il sonno". Finora, aggiunge, "gli studi condotti hanno dato risultati incoerenti: la nostra ipotesi è che dipendesse dallo schema di somministrazione, da una combinazione non fisiologica di orario e dosaggio"
Un orario personalizzato
- "Rispetto alle indicazioni più utilizzate nella pratica clinica, ovvero 2 mg 30 minuti prima di coricarsi - dice Faraguna - i nostri risultati suggeriscono che per ottimizzare l’effetto della melatonina sia importante anticipare i tempi di somministrazione a 3 ore prima di coricarsi e aumentare la dose a 4 mg al giorno. Oltre ad esser anticipato, l’orario di somministrazione dovrebbe dunque essere personalizzato sulla base del ritmo sonno/veglia di ogni paziente, in modo da riprodurre la naturale produzione di melatonina nell’essere umano. Infatti, quando la melatonina viene somministrata secondo lo schema di trattamento da noi proposto, ottiene la sua massima efficacia esattamente quando la melatonina normalmente prodotta dal corpo umano viene rilasciata nel sangue"
Per approfondire:
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