Salute mentale, rischio problemi psicologici per il clima estremo: lo studio americano

Salute e Benessere
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Introduzione

Uno studio condotto in California ha rilevato che il 22% degli abitanti dello Stato Usa ha sperimentato conseguenze negative sulla propria salute mentale a causa degli eventi climatici estremi

 

I soggetti più vulnerabili sono i giovani e le donne, nonché gli appartenenti all'etnia caucasica e le persone con un'istruzione universitaria. Particolarmente colpito anche chi vive in aree rurali. In particolar modo, riportano gli autori dello studio, i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni sono correlati a una probabilità due volte più elevata di sperimentare difficoltà di salute mentale rispetto a chi ha età superiore a 65 anni. Allo stesso modo, come accennato, le donne hanno un rischio maggiore di subire effetti negativi rispetto agli uomini.

Quello che devi sapere

Lo studio in California

  • Oltre il 22% degli abitanti della California dichiara di aver sperimentato conseguenze negative sulla propria salute mentale a causa degli eventi climatici estremi. Questo risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Plos Climate, condotto dagli scienziati dell’Università della California a San Francisco e della Stanford School of Medicine

Per approfondire:
Quanto "costano" a persona gli eventi estremi

Team e modalità

  • Il team di ricercatori, guidato da Daniel Zhao, Elissa Epel, Elaine Allen e Alison R. Hwong, ha analizzato i dati del California Health Interview Survey 2021, un'indagine che ha coinvolto oltre 24mila persone allo scopo di valutare le conseguenze degli eventi climatici estremi. L'indagine ha utilizzato modelli di regressione logistica univariata e multivariata per analizzare l'associazione tra le caratteristiche dei partecipanti e l'auto-rilevazione degli effetti negativi sulla salute mentale dopo l'esposizione a eventi climatici estremi

I soggetti più vulnerabili

  • Il sondaggio ha rivelato che i giovani, le donne, l'etnia caucasica, le persone con un'istruzione universitaria e coloro che vivono in aree rurali risultano più vulnerabili agli effetti psicologici dei cambiamenti climatici. Nell'ambito del lavoro, il 53% degli intervistati ha dichiarato di essere stato colpito da eventi climatici estremi, come ondate di calore, incendi e inondazioni, negli ultimi due anni. Di questi, il 22,8% ha riportato un conseguente impatto negativo sulla propria salute mentale

Rischio doppio per i giovani

  • In particolare, riportano gli scienziati, i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni erano correlati a una probabilità due volte più elevata di sperimentare difficoltà di salute mentale rispetto ai partecipanti di età superiore a 65 anni. Allo stesso modo, le donne avevano un rischio maggiore di subire effetti negativi rispetto agli uomini. Chi aveva subito dei danni alla proprietà era associato a una probabilità significativamente più elevata di segnalare conseguenze sulla propria salute mentale

Le comunità coese

  • "Questi risultati - afferma Hwong - evidenziano la necessità di sviluppare interventi mirati per prevenire e mitigare gli effetti psicologici dei cambiamenti climatici, specialmente tra i gruppi più vulnerabili". I ricercatori hanno inoltre sottolineato l'importanza della coesione sociale del quartiere come fattore protettivo contro tali conseguenze inaspettate del cambiamento climatico. Comunità coese, spiegano gli autori, possono agire da cuscinetto contro lo stress psicologico indotto dagli eventi climatici estremi

Necessari interventi mirati

  • "Questo lavoro - concludono gli scienziati - rappresenta un passo importante per comprendere meglio come i cambiamenti climatici possano influenzare la salute mentale. Grazie a questo approccio ampio e variegato siamo stati in grado di identificare le fasce di popolazione più vulnerabile. I risultati evidenziano l'importanza di sviluppare interventi di prevenzione e supporto mirati a rafforzare la resilienza individuale e comunitaria per far fronte alla crescente emergenza climatica"

Le zone più colpite in Italia

  • E da noi? Un report dell'Osservatorio di Legambiente aveva fatto luce sul numero (in aumento) degli eventi climatici estremi in Italia: sono stati 378 nel 2023, in crescita del 22% rispetto al 2022, con danni miliardari e la morte di 31 persone. Il Nord Italia, con 210 eventi meteorologici estremi, è stata l'area più colpita, seguita dal Centro (98) e dal Sud (70). Tra le città più colpite ci sono Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato. A livello regionale, Lombardia ed Emilia-Romagna sono le Regioni che nel 2023 hanno riscontrato più sofferenze con, rispettivamente, 62 e 59 eventi che hanno provocato danni, seguite da Toscana (44), Lazio (30), Piemonte (27), Veneto (24) e Sicilia (21)

Alluvioni, caldo record e mareggiate

  • In aumento in Italia anche alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record nelle aree urbane (+150%), le frane da piogge intense (+64%), le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%) e gli allagamenti (+12,4%). Lo zero termico, nel 2023, ha raggiunto quota 5.328 metri sulle Alpi, con i ghiacciai in ritirata

Altri numeri (allarmanti)

  • In Italia, sempre nel 2023, si sono verificati 118 casi di allagamenti da piogge intense, 82 casi di danni da trombe d'aria e raffiche di vento, 39 di danni da grandinate, 35 esondazioni fluviali che hanno causato danni, 26 danni da mareggiate, 21 danni da siccità prolungata, 20 casi di temperature estreme in città, 18 casi di frane causate da piogge intense, 16 eventi con danni alle infrastrutture e 3 eventi con impatti sul patrimonio storico

Per approfondire:
Gli eventi estremi in Italia del 2023