Una dieta sana preserva la mente: i cibi che contrastano l'invecchiamento cerebrale
Salute e BenessereIntroduzione
L'alimentazione è riconosciuta come uno dei fattori che influenzano la salute generale, inclusi il rischio di malattie cardiovascolari e cancro. Ma i benefici di una dieta sana non si fermano qui. Recenti studi hanno dimostrato che un regime alimentare equilibrato può anche ritardare il declino cognitivo negli anziani. Nuove evidenze in merito arrivano da uno studio che ha seguito oltre 3.000 persone per quasi 75 anni, dimostrando che un regime alimentare sano di alta qualità in gioventù potrebbe aiutare a mantenere il cervello sano in età avanzata. Ecco i cibi che contrastano l’invecchiamento cerebrale.
Quello che devi sapere
Lo studio su oltre 3mila britannici
La ricerca, condotta dalla Tufts University del Massachusetts, è stata presentata al Nutrition 2024, l’incontro annuale dell’American Society for Nutrition tenutosi a Chicago. Lo studio è tra i primi ad aver monitorato la dieta e le capacità cognitive per quasi tutto l’arco della vita dei partecipanti: i dati sono stati ricavati da 3.059 adulti britannici arruolati da bambini per il National Survey of Health and Development. Gli studiosi hanno esaminato le abitudini alimentari, le capacità cognitive e altri fattori tramite questionari e test nel corso di oltre 75 anni
I risultati della ricerca
Analizzando le abitudini alimentari dei partecipanti in relazione alla loro capacità cognitiva, i ricercatori hanno scoperto che la qualità della dieta è strettamente correlata alla salute cerebrale. Nello specifico, dallo studio è emerso che i partecipanti che hanno mantenuto elevate capacità cognitive nel tempo, rispetto ai coetanei, erano coloro che avevano seguito un regime alimentare sano, cibandosi di alimenti raccomandati dalle linee guida dietetiche 2020-2025 per gli americani
Un’alimentazione sana allontana la demenza
In particolare, dalla ricerca è emerso che soltanto l'8% delle persone con una dieta di bassa qualità ha mantenuto alte capacità cognitive, mentre solo il 7% di quelle con una dieta di alta qualità ha mostrato bassi livelli cognitivi rispetto ai coetanei. Inoltre, quasi un quarto dei partecipanti nel gruppo cognitivo più basso ha evidenziato segni di demenza, assenti nel gruppo con i punteggi cognitivi più alti. Ad esempio, all’età di 68-70 anni, chi aveva il livello cognitivo più elevato ha mostrato una conservazione migliore della memoria di lavoro e della velocità di elaborazione di informazioni
I cibi che rallentano l’invecchiamento cerebrale
Una dieta sana si è dimostrata dunque essenziale per proteggere il cervello dall'invecchiamento. Tra i cibi che aiutano a mantenere le capacità cognitive da anziani, i ricercatori segnalano frutta e verdura, ma anche legumi e cereali integrali. Un’alimentazione sana deve prevedere, inoltre, un ridotto consumo di sodio, zuccheri aggiunti e cereali raffinati, come raccomandato dalle linee guida dietetiche Usa 2020-2025
L’importanza di una sana alimentazione fin dall’infanzia
“Le assunzioni alimentari nei primi anni di vita possono influenzare le nostre decisioni dietetiche più avanti nella vita e gli effetti cumulativi della dieta nel tempo sono collegati alla progressione delle nostre capacità cognitive globali”, hanno sottolineato gli autori. Questa ricerca si aggiunge a un crescente numero di studi che hanno dimostrato come una dieta sana, come quella mediterranea, possa aiutare a prevenire il morbo di Alzheimer e il declino cognitivo legato all'età
Conferme da ulteriori studi
Prima si inizia a mangiare in modo sano e meglio è, ma benefici sulla salute in generale sono emersi anche quando si adotta una sana alimentazione nella mezza età. A indicarlo è un ulteriore studio presentato a Nutrition 2024 e condotto dalla Harvard TH Chan School of Public Health di Boston. In questo caso la ricerca si è basata sui dati di oltre 106mila persone seguite dal 1986 (quando avevano almeno 39 anni) al 2016. Al termine del follow up quasi la metà dei partecipanti era morta e solo il 9,2% era sopravvissuto fino a 70 anni o più
Correlazione diretta tra buona alimentazione e sano invecchiamento
Confrontando i tassi di invecchiamento in buona salute e l’aderenza a otto modelli alimentari sani, i ricercatori hanno evidenziato una correlazione diretta tra buona alimentazione e sano invecchiamento. In particolare, la correlazione più forte è stata osservata con l’aderenza alle linee guida dietetiche per gli americani, con l’84% di probabilità in più di raggiungere un invecchiamento sano rispetto a chi non segue “alla lettera” i principi dietetici. Forti correlazioni sono emerse anche con la dieta iperinsulinica (78% di invecchiamento sano), la dieta EAT Lancet (68%), la dieta mediterranea alternativa (67%), la dieta DASH (66%), la dieta MIND (59%), il modello infiammatorio dietetico empirico (58%) e una dieta sana a base vegetale (43%). Correlazione che è rimasta forte anche tenendo conto dell'attività fisica e di altri fattori che hanno un impatto sulla salute
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