“Sindrome da fine scuola”: i rimedi contro la stanchezza e il sonno difficile

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La chiave per combattere questa “sindrome”, secondo Elena Bozzola consigliera della Società italiana di pediatria, è alla portata di tutti: una buona alimentazione, ritmi regolari, un buon sonno e il supporto emotivo dei genitori

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Con l’anno scolastico che volge al termine, molti bambini sembrano arrancare, faticando a svegliarsi al mattino e a concentrarsi sui compiti. Sintomi associati alla cosiddetta  “sindrome da fine anno scolastico”, che non risparmia neanche gli studenti più grandi, comportando stanchezza, difficoltà nel riposare, inappetenza e scarsa concentrazione a causa degli sforzi per lo “sprint finale” tra interrogazioni, verifiche ed esami. Ma quali sono i rimedi contro questa “svogliatezza” e stanchezza da fine anno scolastico?

I rimedi

La chiave per combattere questa “sindrome”, secondo Elena Bozzola, consigliera della Società italiana di pediatria (Sip), è alla portata di tutti: una buona alimentazione, ritmi regolari, un buon sonno e il supporto emotivo dei genitori. “Questa fase dell’anno è sicuramente un momento di stress da non sottovalutare sul piano psicofisico per alunni e studenti”, ha spiegato all'Adnkronos, suggerendo ai genitori qualche accorgimento. La stanchezza, come spiegato dall’esperta, è anche correlata a fattori ambientali, come il caldo e l’aumento delle ore di luce. Aspetti che influiscono negativamente sul sonno. “Sia i piccoli che i più grandi tendono a rimanere svegli, cambia il ciclo sonno-veglia e questo ha ripercussioni sul numero di ore di sonno “buono”. E se un bambino dorme meno o si risveglia più volte durante la notte ne risente tutta la giornata. È più irritabile, inappetente. Una inappetenza che è già fisiologica quando aumentano le temperature, si tende a mangiare un po' di meno, ma anche a bere di meno”, ha riferito Bozzola, presidente dell'associazione “Il bambino ed il suo pediatra”.

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Alimentazione e riposo adeguati

Un'alimentazione equilibrata è fondamentale per contrastare i sintomi della “sindrome da fine scuola”. Bozzola raccomanda pasti con alimenti ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, che compensano la perdita di liquidi e nutrienti causata dal sudore. Via libera, dunque, a frutta e verdura e a pasti più leggeri in modo da invogliare i piccoli a mangiare. Inoltre, è importante mantenere le routine abituali, come i sonnellini pomeridiani, per garantire un ritmo costante nonostante le tentazioni delle giornate soleggiate.

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L’importanza del supporto dei genitori

 

Per gli studenti più grandi, impegnati, per esempio, negli esami di terza media, Bozzola consiglia di sostenere il loro sforzo finale nell'organizzazione dello studio, magari incoraggiandoli a ripetere ad alta voce per concentrarsi meglio. È importante, inoltre, far mantenere agli studenti un equilibrio tra lo studio e l'attività fisica, evitando anche di sacrificare il sonno per le “corse finali”. I genitori, infine, "non devono accrescere lo stress dei ragazzi con le loro ansie, con paragoni con fratelli e sorelle o con una esagerata attenzione al voto finale", ha sottolineato l'esperta, per poi concludere: “I figli devono essere aiutati a dare il massimo nella loro prima grande prova che non deve essere ricordata come ansia e paura, ma come un piccolo grande traguardo".

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