Verona, tre neonati infettati da batterio nell'ospedale di Borgo Trento

Salute e Benessere

Sono attesi oggi i risultati degli esami sui bambini prematuri risultati positivi agli screening nel reparto neonatale dell'ospedale scaligero. Il reparto di terapia intensiva neonatale è stato chiuso precauzionalmente con un provvedimento d’urgenza sabato sera

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Blocco, a scopo precauzionale, dei ricoveri in terapia intensiva neonatale dell’ospedale Borgo Trento di Verona. A stabilire il provvedimento d’urgenza, secondo quanto scrive il quotidiano l'Arena, è stata la direzione medica dell’Azienda ospedaliera scaligera in seguito al ritrovamento di un batterio all’interno del Reparto maternità.

L'allarme

L’allarme è partito dopo i casi di tre neonati prematuri risultati positivi agli screening nei giorni scorsi. I neonati non hanno sviluppato patologie potenzialmente mortali ma l’episodio ricorda da vicino quanto accadde quattro anni fa quando la struttura rimase chiusa quattro mesi per la bonifica da citrobacter, batterio che portò alla morte di quattro bambini e ne rese disabili altri sei. Per il professor Ercole Concia, già direttore dell'Unità di malattie infettive dell'Aoui (Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona), “il quadro è molto preoccupante. Se confermeranno che è Citrobacter vuol dire che la vera sorgente non è mai stata identificata e allora bisogna smantellare il reparto letteralmente perché non si può mettere a rischio la vita dei neonati”.

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