Covid in Italia, i contagi salgono del 16% nell'ultima settimana: aumentano anche ricoveri

Salute e Benessere

"I dati confermano sostanzialmente l'andamento previsto rispetto alla stagionalità", sottolinea Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, rinnovando l'appello "alle regioni a intensificare gli sforzi organizzativi e a predisporre Open Day nei quali offrire libero accesso senza prenotazione per le vaccinazioni"

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Nella settimana tra il 23 e il 29 novembre sono tutti in salita gli indicatori del Covid. In particolare, sono stati registrati 52.177 nuovi casi positivi con un aumento del 16,1% rispetto alla settimana precedente quando i casi erano stati 44.955. Emerge dal monitoraggio della Cabina di regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità.

Il monitoraggio

Sono in aumento anche i deceduti, 291 con un aumento del 23,8% rispetto ai 235 della settimana precedente, e i tamponi, 277.938, più 9% rispetto ai 254.920 precedenti. Sale il tasso di occupazione delle terapie intensive, 1,9% il 29 novembre contro l'1,5% del 22 novembre. Il tasso di positività nella settimana considerata è del 18,8% con una variazione di più 1,2% rispetto alla settimana precedente quando il tasso era al 17,6%. Il tasso di occupazione in area medica relativo al 29/11/2023 è pari al 9,2%, 5.741 ricoverati rispetto a 7,7% con 4.811 ricoverati del 22/11/2023. In terapia intensiva risultano occupati 170 posti contro i 137 precedenti.

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Lombardia regione con più casi

A livello regionale, la Lombardia è di gran lunga la regione con più casi (14.062), seguita dal Veneto (8.842), dal Piemonte (5.436) e dal Lazio (5.180). Quanto alle terapie intensive, il Veneto è primo con 27 posti letto occupati, seguito da Emilia-Romagna e Lombardia con 26 posti occupati ciascuna. "I dati - sottolinea il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia - confermano sostanzialmente l'andamento previsto rispetto alla stagionalità. Rinnoviamo l'appello alle regioni a intensificare gli sforzi organizzativi e a predisporre Open Day nei quali offrire libero accesso senza prenotazione per le vaccinazioni".

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