Aumento delle polmoniti tra i bambini in Francia, Vaia: “Nessun allarme per l'Italia”
Salute e Benessere“È come se avessimo un cugino che ha preso la polmonite, lo osserviamo, lo andiamo a trovare, ma l'Oms ci ha dato buone notizie”, ha detto il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute
“Le polmoniti sono arrivate anche in Francia, è come se avessimo un cugino che ha preso la polmonite, lo osserviamo, lo andiamo a trovare, ma l'Oms ci ha dato buone notizie”, ha detto Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, intervenendo a Sky TG24 sul tema dell'aumento di polmoniti tra i bambini da 0 a 2 anni rassicurando sulla situazione in Italia.
Vaia: “Nessun allarme”
“La Cina questa volta ha dato immediatamente risposte alle richieste dell'Oms – ha spiegato Vaia – Bisogna rimarcare che questo aumento di casi arriva dopo un lungo periodo di restrizioni che ha provocato un calo delle difese immunitarie. Questo è un fatto naturale al quale si aggiunge un altro dato: è il periodo in cui le malattie respiratorie circolano di più – ha proseguito il direttore generale della Prevenzione sanitaria - Si tratta di una polmonite che possiamo tranquillamente controllare con le medicine che abbiamo”.
![Depuis la premiere vague pandemique de Covid19, les chercheurs de la faculte de pharmacie de Tours travaillent sur un vaccin nasal contre le virus. Photographie Charles Bury / SIPA 30/01/23 - TOURS, FRANCE.](https://static.sky.it/editorialimages/8fa6e973550ebe2f39f1afc4862b0e043685e52d/skytg24/it/salute-e-benessere/2023/11/28/cina-bambini-polmoniti/virus_fiala_ipa.jpg?im=Resize,width=375)
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“Nessun virus mutato, il Covid non c'entra”
“Non dobbiamo spaventarci per i casi in Francia, non c'è emergenza lo dice anche l'Oms. Noi dobbiamo essere allertati e continuare il monitoraggio, ma non c'è nessuna preoccupazione. Non c'è nessun virus mutato che può preoccuparci al momento, queste polmoniti non c'entrano assolutamente nulla con il Covid – ha sottolineato Vaia – Non dobbiamo banalizzare, ma non dobbiamo nemmeno spaventare le persone. Oggi possiamo mettere in campo misure che possono anche prevenire le polmoniti”.
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