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Live In Genova, l'importanza della salute mentale nei giovani contro ansia e stress

Salute e Benessere

A Live In Genova l'approfondimento sui disturbi che negli ultimi anni hanno colpito in particolare le fasce più giovani della popolazione. Ne abbiamo parlato con l'illustratore Claudio Marinaccio, il responsabile del Reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova Lino Nobili e l'attrice Serena de Ferrari

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Ansia, stress, suicidi e autolesionismo. Temi che, negli ultimi anni, hanno riguardato soprattutto i giovani, colpiti duramente anche a livello mentale dalle conseguenze della pandemia e della distanza sociale. Ne abbiamo parlato a Live In Genova con con l'illustratore Claudio Marinaccio, il responsabile del Reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova Lino Nobili e l'attrice Serena de Ferrari (SEGUI LA DIRETTA DI LIVE IN GENOVA)..

Nobili: impennata di casi sotto i 14 anni

Secondo il responsabile del reparto di Neuropsichiatria infantile del Gaslini di Genova, "c'è una impennata di gravità anche nella popolazione dei ragazzi sotto i 14 anni. Per i disturbi della condotta alimentare o per l'autolesionismo, ad esempio, sono proprio i giovani i più colpiti. L’ansia non è uguale per tutti, può essere il segnale di una mancanza di qualcosa. Se si riconosce perché si sta male - spiega Nobili - si può avere un obiettivo da raggiungere. Se una struttura è solida, l’ansia si può superare. La pandemia ha certamente inciso su questo tipo di disturbi, per i giovani la socializzazione è fondamentale". Poi aggiunge: "Noi dobbiamo prevenire innanzitutto il problema, già in famiglia. Possono farlo i genitori, il loro ruolo non è quello di essere 'amici'. Devono osservare di più i figli, per capire, per spiarli amorevolmente. Bisogna ascoltare, fargli capire ‘io ci sono’. Se un ragazzo non va a scuola, se sta sveglio fino alle 4 del mattino, bisogna capire se c'è un problema. Se lo appoggio sempre non lo aiuto. Chiedere aiuto è necessario. Molti genitori hanno una ferita, ovvero ammettere che il proprio figlio ha un problema". E sul ruolo di chi si occupa in ospedale di questi problemi, Mobili spiega: "Sicuramente questo lavoro impatta su di noi, speriamo col nostro ruolo di aiutare i giovani. Bisogna capire che si può fare qualcosa contro questi disturbi".

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Marinaccio: ho imparato a convivere con l'ansia

L'illustratore Claudio Marinaccio, autore dell'inchiesta a fumetti "Non può piovere per sempre" per Sky TG24, racconta: "Quattro anni e mezzo fa ho fatto un percorso di cura dopo un tumore. Mi sono accorto di quanto l'ansia fosse pressante. Dovevo rappresentarla. Così è nato quel personaggio dei miei disegni, scuro, sempre attaccato a me. Ora, col tempo, quel personaggio è cambiato, ho imparato a conviverci. Durante la pandemia, per me il disegno è stata anche una via di fuga da quella situazione".

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De Ferrari: bisogna chiedere aiuto, non vergognarsi

L'attrice Serena de Ferrari, nota per il suo ruolo "difficile" nella fiction "Mare Fuori", racconta la sua lotta contro l'ansia e invita chi ne soffre a chidere aiuto: "In 'Mare fuori' intepreto Viola, personaggio difficile, ma anche pesante. Lei nella fiction si suicida perché non riesce a trovare la luce, la vita. Io invece personalmente sono riuscita a gestire l’ansia grazie a un percorso di terapia. Bisogna chiedere aiuto, non bisogna vergognarsi: farlo vi aiuterà a vedere il mondo a colori. Mi sembra assurdo che disagio mentale e malattia siano ancora tabù. C’è anche tanto giudizio in effetti quando tu esponi la tua verità su questo argomento. Per me è importante continuare a sognare, per me il sogno è benessere".