Nonostante un trend discendente Arturo resta la più diffusa, riportata da 100 Paesi e particolarmente presente nel Pacifico Occidentale (prevalenza del 15%) e nel Sudest asiatico (36%). Kraken, notificata da 120 Paesi, benché in ritirata rimane invece la variante prevalente nelle Americhe (25%) e in Europa (20%)
La nuova variante Covid EG.5, l'ultima inserita dall'Organizzazione mondiale della sanità nella lista dei mutanti sotto monitoraggio (Vum), cresce ancora. La variante, segnalata finora in 45 Paesi, fa registrare una prevalenza dell'11,6% a livello globale: è quanto emerge nell'ultimo bollettino dell'Oms sull'andamento di Covid-19.
Il bollettino Oms
Nella settimana dal 10 al 16 luglio, la variante EG.5 raggiunge Kraken (XBB.1.5, in calo costante) e diventa la seconda più diffusa dopo Arturo (XBB.1.16), che scende al 18,4% rispetto al 21,7% della settimana precedente.
Sotto la lente dell'Oms - si legge nel report - ci sono oggi due varianti di interesse o Voi (Kraken e Arturo) e 7 varianti sotto monitoraggio o Vum: oltre a EG.5, BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.9.2 e XBB.2.3 (Acrux). Tra queste ultime, EG.5 è l'unica in crescita (dal 6,2% della settimana 24, quella compresa fra il 12 e il 18 giugno, all'11,6% della settimana 10-16 luglio); calano Centaurus e Hyperion, mentre le altre mostrano un trend stabile. Quanto alle Varianti di interesse, nonostante un trend discendente Arturo resta la più diffusa, riportata da 100 Paesi e particolarmente presente nel Pacifico Occidentale (prevalenza del 15%) e nel Sudest asiatico (36%). Kraken, notificata da 120 Paesi, benché in ritirata rimane invece la variante prevalente nelle Americhe (25%) e in Europa (20%).
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"Situazione eterogenea"
"Le attuali tendenze delle varianti Sars-CoV-2 continuano a differire tra le regioni e i Paesi dell'Oms e al loro interno", commenta l'agenzia ginevrina. "Alcuni Paesi hanno registrato un recente aumento dei casi, guidato dalle Voi e da alcune Vum. In alcuni Paesi la crescita dei casi è stata accompagnato da un aumento dei ricoveri e dei decessi, anche se a livelli inferiori rispetto alle precedenti onde di risalita. Il livello di immunità della popolazione, conferito da vaccinazioni e precedenti infezioni, è tra i fattori che contribuiscono all'eterogeneità osservata nella dinamica della circolazione delle varianti e alla diminuzione generale dei ricoveri e dei decessi".