
Caldo record, quanta acqua bisogna bere in estate? Cosa dicono gli esperti
L’indicazione generale è di assumere due litri di acqua al giorno, anche se secondo uno studio pubblicato su Science la quantità perfetta è fra gli 1,5 e gli 1,8 litri. È importante però tenere conto del fatto che il fabbisogno varia da persona a persona e che conta anche quello che mangiamo. Inoltre bisognerebbe bere non solo quando si ha sete, perché quello è già un campanello d’allarme

Uno dei pericoli più diffusi legati al caldo è la disidratazione. L’acqua, infatti, ha la funzione di regolare la temperatura del nostro corpo: se fa troppo caldo evapora, raffreddandolo ed evitando che si surriscaldi. Ma quanta acqua bisogna bere in estate?
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L’indicazione più diffusa è quella di assumere una quantità compresa fra un litro e mezzo e due litri di acqua al giorno, tenendo sempre presente però che il fabbisogno varia da persona a persona
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Secondo uno studio pubblicato su Science, invece, due litri sarebbero troppi. Dopo aver valutato 5.604 persone di età compresa tra gli otto giorni e i 96 anni e provenienti da 23 Paesi, la ricerca ha concluso che la quantità perfetta è fra gli 1,5 e gli 1,8 litri
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Va però tenuto conto, ricorda a Fanpage.it Tiziana Stallone, docente di Nutrizione umana presso l'Università Tor Vergata, che “in estate il fabbisogno aumenta, ma è legato strettamente anche all'idratazione della dieta: l'acqua si introduce anche attraverso altre fonti”
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Quando il caldo aumenta, infatti, gli esperti consigliano di mangiare molta frutta e verdura perché contribuiscono a “completare” il fabbisogno giornaliero di liquidi. Fra i più ricchi di acqua ci sono carote, sedano, finocchio, insalata, cetrioli, ravanelli, meloni e cocomeri
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Un altro punto importante è quello temporale: secondo gli esperti non bisogna aspettare di avvertire la sensazione di sete per bere, perché è già un segnale che il nostro corpo ci sta lanciando. Il consiglio - ricorda fra gli altri la Fondazione Veronesi - è quello di bere prima di avvertire il senso di sete

Questo è importante anche per non incappare nella perspiratio inspiegabilis, ovvero quel fenomeno per cui non si beve perché non ci si accorge di star perdendo liquidi. Un esempio è quando ci si espone al sole ma c’è vento e quindi ci sembra di non stare sudando perché l’aria ci impedisce di vedere le goccioline sulla pelle

Ma è possibile bere troppo? La risposta è sì, un consumo eccessivo di acqua può far insorgere alcuni problemi di salute. È importante però sottolineare che il gap fra la giusta quantità e quella dannosa è molto ampio, e che vanno sempre tenuti in considerazione molti fattori fra cui l’età, la l’attività fisica ed eventuali patologie

“È difficile stabilire una quantità precisa per ogni persona, perché l’esigenza di acqua dipende da vari fattori soggettivi e oggettivi. Nella stagione invernale, ad esempio, possiamo bere meno, perché sudiamo meno. Se svolgiamo attività fisica, al contrario, abbiamo bisogno di assumere un maggiore quantitativo d’acqua, perché ne perdiamo molta col sudore”, spiega Giulio Mingardi, responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo
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