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Sommergibile Titan, gli effetti della mancanza di ossigeno sul corpo

Salute e Benessere

Secondo le stime dei soccorritori i passeggeri del Titan potrebbero essere rimasti senza ossigeno nelle prime ore di oggi

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Prosegue la missione internazionale volta a individuare il sommergibile scomparso vicino al relitto del Titanic, ancora focalizzata sul salvataggio dei cinque membri dell'equipaggio vivi. Lo rende noto oggi la guardia costiera degli Stati Uniti, nonostante il timore che l'ossigeno presente a bordo sia già esaurito. Altri due sottomarini senza equipaggio sono stati dispiegati oggi, mentre sono giunte alla fase critica le ricerche del Titan, scomparso in un'area dell'Atlantico del nord.

Le stime sulla presenza di ossigeno

Secondo le stime dei soccorritori, in base alla capienza del sottomarino, capace di contenere fino a 96 ore d'aria in emergenza, i passeggeri potrebbero essere rimasti senza ossigeno nelle prime ore di oggi. 

Ipossia e anossia

Quando non c'è un apporto sufficiente di ossigeno al cervello, si verifica l'ipossia. Il cervello infatti ha bisogno di un costante apporto di ossigeno e nutrienti per funzionare. Si parla invece di anossia quando l'apporto di ossigeno viene del tutto interrotto. Secondo MedlinePlus, una pubblicazione della U.S. National Library of Medicine, le cellule cerebrali sono molto sensibili alla mancanza di ossigeno: alcune cellule cerebrali iniziano a morire meno di 5 minuti dopo che il loro apporto viene interrotto. L'ossigeno inoltre è fondamentale per l'invio dei segnali nervosi attraverso il corpo. L'ipossia cerebrale può quindi causare rapidamente gravi danni cerebrali o la morte.

I sintomi

I sintomi di una lieve ipossia comprendono disturbi del parlato, movimenti scoordinati e difficoltà a concentrarsi. Una grave ipossia si manifesta con l'assenza di respirazione, il coma e pupille fisse (non reagenti allo stimolo luminoso). Più lo stato di incoscienza si protrae, più è alto il richio di morte o morte cerebrale e minore la possibilità di un recupero delle funzioni dell'organismo.

Tuttavia, la quantità di tempo in cui il cervello può sopravvivere senza ossigeno senza che si verifichi un danno cerebrale varia da persona a persona. Secondo l'Università della California, il cervello può resistere da tre a sei minuti senza ossigeno prima che si verifichi un danno cerebrale. L'allenamento può aiutare ad aumentare l'efficienza del corpo per quanto riguarda il consumo di ossigeno, permettendo al cervello di durare per periodi più lunghi senza una fornitura di ossigeno. Un recente studio ha analizzato i processi nell'organismo di atleti come alpinisti e nuotatori d'apnea sottoposti a un ridotto apporto di ossigeno.

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