
Minisommergibile disperso, trovati rottami: “Perdita di pressione”. Morti i passeggeri
La Guardia costiera Usa ha fatto sapere che sono stati trovati vicino al Titanic 5 rottami del sommergibile, disperso da domenica con a bordo 5 persone, e che sono in linea con una "catastrofica perdita di pressione". Le autorità ritengono che ci sia stata “un’implosione”. Nota di Oceangate: “L'equipaggio del nostro sommergibile è morto. Questi uomini erano veri esploratori che condividevano un distinto spirito di avventura e una profonda passione per l'esplorazione e la protezione degli oceani”

Le 5 persone a bordo del Titan, il sommergibile disperso da domenica, sono morte e alcuni detriti del mezzo sono stati trovati vicino al Titanic. La Guardia costiera Usa ha fatto sapere che i cinque rottami trovati sono in linea con una "catastrofica perdita di pressione". Le autorità ritengono che ci sia stata “un’implosione”. In una nota, Oceangate ha confermato il decesso dei passeggeri
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La Guardia Costiera Usa ha spiegato che un veicolo a comando remoto ha scoperto un "campo di detriti" nell'area di ricerca della nave Titan. Il Rov della Horizon Arctic li ha individuati sul fondale marino a circa 200 metri dal Titanic. "Continueremo a ispezionare l'area dove sono stati trovati i rottami", ha aggiunto. Secondo Bbc, che cita un esperto e amico dei passeggeri, tra i detriti ci sarebbero la parte posteriore e il telaio di atterraggio del piccolo sommergibile

Il caso del Titan è "incredibilmente complesso" data l'area remota delle ricerche, "questo ambiente è incredibilmente spietato", ha aggiunto la Guardia Costiera americana rispondendo a chi chiedeva del recupero dei corpi delle vittime. Le autorità hanno poi spiegato che "non sembra esserci alcun legame" fra i rumori percepiti e il luogo dove sono stati trovati i detriti (nella foto, immagini satellitari Maxar)

“Crediamo che il nostro CEO Stockton Rush, Shahzada Dawood e suo figlio Suleman Dawood, Hamish Harding e Paul-Henri Nargeolet siano purtroppo morti", ha dichiarato Oceangate in una nota. "Questi uomini erano veri esploratori che condividevano un distinto spirito di avventura e una profonda passione per l'esplorazione e la protezione degli oceani del mondo. Questo è un momento molto triste per l'intera comunità di esploratori e per ciascuno dei membri della famiglia di coloro che si sono persi in mare", ha aggiunto

Potrebbe essersi verificata una "implosione istantanea", aveva detto Guillermo Soehnlein, co-fondatore della società insieme al pilota scomparso del Titan Stockton Rush. "Quello che so è indipendentemente dal sottomarino, quando si opera in profondità la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che se si verifica un guasto si verificherebbe un'implosione istantanea. Se è quello che è successo, sarebbe successo quattro giorni fa", ha detto Soehnlein - che ha lasciato OceanGate 10 anni fa - in un'intervista alla Bbc dopo il ritrovamento dei rottami

Il governo britannico in giornata aveva annunciato l'invio di un aereo militare della Raf, con equipaggiamento specializzato, con a bordo un ufficiale sommergibilista, il tenente di vascello Richard Kantharia, che ha "una conoscenza significativa della guerra sottomarina e delle operazioni di immersione". Già prima di trovare i rottami, le speranze di trovare in vita le 5 persone a bordo erano pochissime visto che, secondo le stime, erano ormai finite le riserve di ossigeno

Martedì e mercoledì un aereo canadese Lockheed P-3 Orion con equipaggiamento per la sorveglianza subacquea aveva captato rumori sottomarini, accendendo la speranza di poter ritrovare i cinque a bordo del sommergibile. Secondo alcuni media Usa, che citano comunicazioni interne del governo americano, si trattava di suoni martellanti ad intervalli di 30 minuti
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Non era stata fornita alcuna sicurezza sulla natura dei rumori captati dai sistemi di sorveglianza, anche perché l’oceano è ricco di suoni. L’intervallo regolare rilevato, però, poteva far pensare a una fonte umana e tra gli occupanti del Titan c'era un ex sub francese, Paul-Henri Nargeolet, che avrebbe potuto conoscere il protocollo per allertare i team: fare rumore per tre minuti ogni mezzora. (In foto: le ricerche della Guardia costiera Usa)
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Il contrammiraglio John Mauger della Guardia Costiera statunitense, che ha diretto le ricerche, aveva riferito che secondo gli esperti e gli equipaggiamenti il rumore captato era "generato potenzialmente" dagli occupanti dello scafo ma che non c'erano sono conferme sulla sua natura. "Dobbiamo restare ottimisti", era stato l'invito del capitano Jamie Frederick, coordinatore dei soccorsi. (In foto: una mappa di alcune aree delle ricerche)
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A pesare contro la speranza di un salvataggio è stata anche la corsa contro il tempo: secondo Mauger, per i passeggeri c'era ossigeno solo fino alle 5 locali di giovedì (le 11 in Italia), anche se c'erano sono alcune variabili, tra cui il tasso di consumo per occupante. "Credo fermamente che la finestra temporale disponibile per i soccorritori sia più lunga di quanto si possa pensare", aveva detto Guillermo Sohnlein, co-fondatore di OceanGate

La rilevazione dei suoni aveva portato a spostare nella zona i Rov, i veicoli sottomarini pilotati da remoto, per poi inabissarli alla ricerca del Titan usando sonar e videocamere. E da mercoledì c'era anche la nave francese Atlante, dotata di un robot sottomarino, il Victor 6000 (in foto). Oggi invece il Rov, della nave canadese Horizon Arctic, aveva raggiunto il fondale e poi ha trovato i rottami. L'area di ricerca si era ampliata coprendo un'area grande il doppio del Connecticut e un'area sotterranea profonda 2,5 miglia

I cinque passeggeri del Titan erano il milionario britannico Hamish Harding (58 anni), il businessman pakistano Shahzada Dawood (48) col figlio Suleman (19), l'esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet (77) e Stockton Rush (61), il patron di OceanGate, l'azienda proprietaria del sommergibile

Sono aumentate nel corso delle ore, intanto, le rivelazioni sulle preoccupazioni emerse in passato a proposito della tenuta dello scafo in carbonio e titanio. Le aveva sollevate, prima di essere licenziato nel 2018, l 'ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate. E lo stesso un altro ex dipendente rimasto protetto dall'anonimato, che preferì dimettersi nel 2017 quando Rush respinse le sue obiezioni

La Cnn ha rivelato che il laboratorio di fisica applicata dell'università di Washington ha smentito di essere stato coinvolto in test e progettazione del sommergibile, contrariamente a quanto affermato da OceanGate. La compagnia scelse poi di non classificare il suo Titan tramite un gruppo indipendente del settore invocando i lunghi tempi di approvazione per una progettazione innovativa e il fatto che l'iter avrebbe garantito l'affidabilità degli standard costruttivi ma non contro errori nelle operazioni, causa della maggioranza degli incidenti nautici e aerei
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