Creme solari per bambini, come scegliere la migliore
Salute e Benessere ©GettyI bambini fino ai sei mesi di vita non devono essere esposti alla luce del sole, spiega l’esperta, dai sei mesi ai 3 anni invece esistono degli accorgimenti specifici
Abbiamo chiesto a Marilisa Franchini cosmetologa nota su IG come @beautycologa di aiutarci a fare un po’ di chiarezza sulle creme solari per bambini perché sono tante e contrastanti le informazioni che circolano sul web, ma non solo, anche i pareri di medici e pediatri sulla protezione da dare alla pelle dei più piccoli durante i mesi più caldi.
“Il Ministero della Salute dice chiaramente che i bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere esposti al sole. Punto. Hanno una pelle delicatissima e non si abbronzano: se diventano leggermente rosati sono già ustionati, quindi il sole non lo devono proprio vedere fino ai 6 mesi compiuti. Per questo motivo non si deve nemmeno mettere una protezione solare addosso: li si tiene con le magliette UPF, con il cappellino, con il parasole del passeggino parato davanti e li si tiene sempre all’ombra senza se, senza ma e senza forse…”
Alcuni pediatri consigliano di far prendere il sole anche ai neonati perché trasmette vitamina D... “Se proprio il medico vedrà che c’è una mancanza di vitamina D, farà un’integrazione che non fa male, mentre l’esposizione al sole per un bambino sotto i sei mesi fa malissimo. Quando spiego queste cose ricevo sempre una pioggia di critiche che sembrano saette perché, è vero, ci sono ancora pediatri che dicono di far prendere un po’ di sole ai bambini di pochi mesi, ma gli studi più recenti e aggiornati lo sconsigliano e credo sia bene attenersi alle linee guida del Ministero della Salute”.
Dopo i sei mesi
“Superati i sei mesi del bambino cosa facciamo? Fino ai tre anni si fa attenzione a scegliere una protezione adeguata, che significa che il fatto che l’etichetta riporti per bambini non basta. Sul flacone deve esserci scritto che va bene per l’età pediatrica sopra i sei mesi".
Impariamo a leggere le etichette
“Le protezioni per gli adulti non sono dannose per i più piccoli, ma visto che fino ai tre anni la pelle dei bambini si sta ancora formando e non ha uno strato corneo completo, bisognerebbe avere l’accortezza di scegliere dei prodotti formulati apposta per l’età pediatrica (sempre intesa sopra i sei mesi), basta leggere l'etichetta e c'è scritto; oppure si possono usare i prodotti per gli adulti facendo però attenzione che contengano solo i filtri minerali, cioè ossido di zinco e biossido di titanio (quelli detti inorganici) in forma "normale" e non nano, perché sono quelli che sono più grossi e più difficilmente possono penetrare nella pelle del bambino che non ha questo strato corneo formato come l’adulto.
Dopo i tre anni?
“Dai tre anni in su il bambino per quanto riguarda le creme solari da usare equivale ad un adulto”
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Quale fattore di protezione scegliere
Il suggerimento
“Ricordo a tutti", sottolinea Marilisa, "che la crema solare viene dopo una serie di schermi solari gratuiti e riutilizzabili come l’ombra, l’ombrellone, il cappellino, le maglie UPF… la crema solare viene in seconda battuta quando tutte le altre cose in quel momento non mi garantiscono la protezione adeguata”.