Dieta mediterranea, un test online per scoprire se la segui correttamente

Salute e Benessere
Federica Tofani

Federica Tofani

Il “Crono Med-Diet Score” assegna un punteggio agli utenti in base a un breve questionario online analizzando tre elementi correlati tra loro: il momento di assunzione della giornata di farinacei, il tempo dedicato all’attività fisica, il bilanciamento energetico giornaliero

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Da decenni ormai i suoi benefici sono indiscussi. La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato agli stili alimentari tradizionali dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Fin dagli anni ’50 è stata studiata da scienziati di tutto il mondo che ne hanno messo in evidenza le caratteristiche, che associate a stili di vita corretti, risultano influire positivamente sulla nostra salute. 

Riconosciuta nel 2019 dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità e considerata dall’OMS una delle strategie alimentari più efficaci per prevenire malattie non trasmissibili, come l’obesità e le malattie cardiovascolari (infarto e ictus in primis), la dieta mediterranea rappresenta quindi un vero e proprio stile di vita.

Il “Crono Med-Diet Score” 

Nonostante le evidenze scientifiche però il numero degli italiani che seguono la dieta mediterranea è andato scendendo nel tempo, attestandosi al 13% - secondo uno studio del Crea Alimenti e Nutrizione, pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Nutrition e basato su un campione di 2869 persone - anche a causa delle contaminazioni alimentari e al consumo di prodotti industriali. “La dieta mediterranea, purtroppo, è stata abbandonata dall’Italia, così come dalla Grecia e dalla Spagna, che sono la culla di questo regime alimentare – ha affermato Stefania Maggi, dirigente di ricerca del Cnr e presidente della Fondazione Dieta Mediterranea -. Paradossalmente i paesi del Nord Europa vi stanno invece aderendo in maniera molto imponente e si vedono i risultati in termini di obesità – che è molto più frequente nella nostra popolazione rispetto a quella del Nord Europa – e nel profilo di rischio cardiovascolare”.

Per capire se effettivamente seguiamo i dettami di questo regime alimentare è stato messo a punto un test, rapido e scientificamente validato, il “Crono Med-Diet Score” che assegna un punteggio agli utenti in base a un breve questionario online.

Nato da un’attenta analisi del ruolo benefico della dieta mediterranea e della stretta relazione tra l’alimentazione e la salute della popolazione globale, con particolare riferimento alle patologie cronico–degenerative, questo test analizza 3 elementi correlati tra loro: il momento di assunzione della giornata di farinacei, il tempo dedicato all’attività fisica, il bilanciamento energetico giornaliero. 

Vegan food made from Japanese vegetables.

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Lo studio italiano dell'università di Bari

Il “Crono Med-Diet Score” è stato realizzato sulla scorta di uno studio condotto da un gruppo di ricerca italiano del Policlinico e dell’università di Bari e pubblicato sulla rivista Nutrients, che ha evidenziato una nuova scala di valutazione legando il regime alimentare e le abitudini di vita. Guidata dal prof. Antonio Moschetta, docente di medicina interna all’ateneo barese, lo studio è partito dal presupposto che questo tipo di alimentazione sia inversamente associata all'adiposità viscerale e al rischio cardiovascolare.

È stato creato un questionario che, raccolti i dati relativi a sesso, età, peso, altezza e circonferenza addominale, analizza le abitudini di assunzione di frutta, verdura cotta o cruda, pasta, burro, cereali, carboidrati, pesce, carne e alcolici. La scala di valutazione oscilla da -13 a 25 punti e l’obbiettivo è avere il risultato può alto possibile, che si traduce con una corretta adesione alla dieta mediterranea. Più il punteggio è basso e più la si segue in modo sbagliato (anche inconsapevolmente) e non si sfruttano così i suoi benefici sulla salute. Intervistato da Repubblica il prof. Moschetta ha spiegato che “grazie a questo nuovo score sarà così più semplice individuare e combattere d'obesità addominale, l'adiposopatia viscerale, cioè il grasso intra-addominale, e predire come detto il rischio di patologie cardiovascolari”.

La piramide alimentare

Come spiegato dalla Fondazione Veronesi, la dieta mediterranea si basa sulla piramide alimentare che si fonda sul consumo di “verdura, frutta e cereali (preferibilmente integrali). Salendo, troviamo il latte e i derivati a basso contenuto di grassi (come lo yogurt) contemplati in 2-3 porzioni da 125ml. L’olio extravergine di oliva da consumare a crudo senza esagerare (3-4 cucchiai al giorno), assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche, al posto del sale, sono i condimenti migliori per i nostri piatti in stile mediterraneo”. “Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare non ogni giorno, ma settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali dovremmo favorire il pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno, il pollame 2-3 porzioni, le uova da 1 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, 50g se sono stagionati. Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due porzioni o meno a settimana per le carni rosse (100g) mentre quelle processate (affettati, salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più parsimonia (una porzione a settimana da 50g o anche meno). Infine i dolci, da consumare il meno possibile”.

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