Covid, Gimbe: in rialzo ricoveri e terapie intensive in 7 giorni

Salute e Benessere
©Getty

Risultano in aumento anche i decessi: +9,5%. Lo ha evidenziato il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana fra il 25 novembre e il primo dicembre

ascolta articolo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato

 

Negli ultimi sette giorni, in Italia, è stato registrato un rialzo dei ricoveri ordinari con positività al coronavirus Sars-CoV-2 (+11,1%) e dei ricoveri in terapia intensiva (+28%) rispetto alla settimana precedente. Risultano in aumento anche i decessi: da 580 a 635, ossia 55 in più, 14 dei quali riferiti a periodi precedenti (+9,5%). Mentre restano sostanzialmente stabili i nuovi casi di Covid-19 (227.420 contro 229.122 della settimana precedente). Lo ha evidenziato il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana fra il 25 novembre e il primo dicembre. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA)

Gimbe: casi stabili ma sottostimati del 50%

Nello specifico, i nuovi contagi, rimasti sostanzialmente stabili rispetto alla settimana precedente, risultano in rialzo in 7 Regioni (dal 5,7% della Basilicata al 14,4% della Liguria) e in calo in 14 (dal -0,6% dell’Emilia-Romagna al -21,1% della Provincia Autonoma di Bolzano). Tuttavia "il numero dei nuovi casi settimanali non è più un indicatore affidabile della circolazione virale, sottostimata almeno del 50%", ha riferito il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta. Il numero dei positivi non è affidabile, ha aggiunto, "sia per l'utilizzo diffuso di tamponi "fai da te", sia per il mancato testing di persone asintomatiche o paucisintomatiche". Risultano, invece, in rialzo i casi attualmente positivi (507.169 vs 492.457), le persone in isolamento domiciliare (498.391 vs 484.594), i ricoveri con sintomi (8.458 vs 7.613) e le terapie intensive (320 vs 250).

La situazione negli ospedali

Sul fronte degli ospedali, il report ha evidenziato che i posti letto Covid-19 occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 320 il primo dicembre. In area medica, invece, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347, l'11 novembre, hanno raggiunto quota 8.458 il primo dicembre. Quanto alla pressione sugli ospedali, al primo dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid si è attestato al 13,3% in area medica (dal 5% della provincia autonoma di Bolzano al 35,5% dell'Umbria) e al 3,2% in area critica (dall'1% della provincia autonoma di Bolzano al 6,5% dell'Emilia-Romagna). "Aumentano gli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi al giorno rispetto ai 30 della settimana precedente", ha osservato il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti.     

Vaccini anti-Covid ancora in calo

Quanto all'andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, il report Gimbe ha evidenziato un ulteriore calo sia nella prima dose (-1,3%) sia nella terza e la quarta (che al momento ha una copertura del 26,9%). Le persone non vaccinate in Italia sono 6,7 milioni. Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, nella settimana di riferimento sono diminuiti dell'1,3%, dai 1.084 della settimana precedente a 1.070. Nella fascia d'età fra 5 e 11 anni è, invece, stato registrato un incremento del 3,4% rispetto alla settimana precedente con 213 nuove vaccinazioni, pari al 19,9%. Mentre tra gli over 50 sono diminuite del 12,7% le prime dosi (407).

Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Covid intensive care unit of the GVM ICC hospital of Casal Palocco near Rome, Italy, 21 January 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI

approfondimento

Covid in Italia e nel mondo, le notizie di oggi 5 dicembre

Salute e benessere: Più letti