In Italia oltre 25 milioni di persone in sovrappeso o obese: il report

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È uno dei numeri emersi dalla quarta edizione dell'Italian Barometer Obesity Report, riferito all'anno 2021, realizzato da IBDO Foundation

 

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In Italia sono oltre 25 milioni, tra adulti e bambini, le persone in sovrappeso o obese. Nello specifico, è in eccesso di peso il 46% degli adulti, ovvero oltre 23 milioni, e il 26,3% dei bambini e adolescenti tra i 3 e i 17 anni (2,2 milioni). È il quadro emerso dalla quarta edizione dell'Italian Barometer Obesity Report, riferito all'anno 2021, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk.

I dati del report

Come rilevato dal report, ciò che desta preoccupazione, oltre ai numeri del fenomeno, è anche il fatto che un larga quota di italiani non riconosca di avere un problema di peso. In particolare, l'11,1% degli adulti con obesità e il 54,6% degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso e il 40,3% dei genitori di bimbi in sovrappeso o obesi considera i propri figli sotto-normo peso.
Il documento ha, inoltre, rilevato differenze di genere e territoriali. In particolare, tra gli adulti il 12,9% degli uomini è obeso contro l'11,1% delle donne; mentre tra i bambini e gli adolescenti il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso contro il 29,2% dei maschi. Il fenomeno interessa in particolare il Sud e le Isole, dove tra i più giovani rispettivamente il 31,9% e il 26,1% è in sovrappeso rispetto al 18,9% al Nord-Ovest, al 22,1% al Nord-Est e al 22% al Centro. Tra gli adulti, invece, il tasso di obesità varia dal 14% al Sud e 13,6% nelle Isole, al 12,2% del Nord Est, al 10,5% del Nord-Ovest e Centro.

Le conseguenze dell'obesità

Il report sottolinea, inoltre, che sottovalutare le cause e le conseguenze dell'obesità porta a complicanze, quali lo sviluppo di problemi di salute mentale, disturbi cardiaci, diabete di tipo 2, ma anche un maggior rischio di alcuni tumori e problemi a scheletro e articolazioni. "Si stima che questa malattia causi il 58% dei casi di diabete tipo 2, il 21% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 42% di alcuni tumori e porta a circa 57mila morti annuali solo nel nostro Paese", ha riferito Paolo Sbraccia, vicepresidente IBDO Foundation e professore ordinario di Medicina Interna dell'Università di Roma Tor Vergata.

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