Ora legale permanente, endocrinologi: “Aumenterebbe il rischio di diabete e obesità”

Salute e Benessere

La Società Italiana di Endocrinologia sottolinea che il nuovo orario potrebbe essere poco sincronizzato con l’orologio biologico e rendere più probabile lo sviluppo di alcune patologie

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All’inizio di settembre, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), ha calcolato che abolire l’ora solare e rendere perenne quella legale “consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare al giorno e determinerebbe in Italia risparmi sui consumi di energia stimabili in circa un miliardo di euro solo nel primo biennio”. Inoltre, ci sarebbe un taglio delle emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 all’anno. Tuttavia, nonostante l’impatto positivo su risparmio energetico e ambiente, questa scelta potrebbe causare dei danni alla salute delle persone. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Endocrinologia (Sie), che da oggi, giovedì 8 settembre, al 10 settembre sarà riunita a Napoli per gli Incontri Italiani di Endocrinologia e Metabolismo.

I rischi associati all’ora solare permamente

Annamaria Colao, presidente della Sie e professoressa di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli, spiega che “conservare l'orario 'estivo' consentirebbe di evitare tutti quei disturbi derivanti da alterazioni del ritmo circadiano per il passaggio ora legale/ora solare, che riguardano un'ampia fascia di popolazione. L'impatto potrebbe essere positivo soprattutto sui bambini che godrebbero di un'ora di più all'aria aperta e fare così più movimento”. Ci sono però dei rischi da non sottovalutare. L’esperta sottolinea che “l'ora legale permanente può essere poco 'in sincrono' con l'orologio biologico e rivelarsi perciò deleteria, accrescendo fino al 20% il pericolo di conseguenze negative sul metabolismo e il sistema cardiovascolare”. 

 

Il caso degli Stati Uniti

I dati provenienti dagli Stati Uniti indicano che le persone che vivono all’estremità Ovest di un fuso orario, una situazione simile a quella che si avrebbe con l’introduzione dell’ora legale permanente, in media dormono 20 minuti in meno ogni notte, 115 ore all’anno. “Ciò si traduce, oltre che in un calo del 3% della produttività, in una probabilità dell’11% più alta di essere in sovrappeso e del 21% di andare incontro a obesità e diabete. Anche il rischio di attacchi cardiaci sale del 19%, mentre quello di tumore al seno cresce del 5%”, conclude Colao, che non esclude “che abbia addirittura più benefici per la salute rendere permanente l’ora solare”.

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