Sindrome Down in età adulta, Gemelli e Bambino Gesù insieme per continuità cure

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I due ospedali romani hanno siglato una convenzione per l'assistenza a pazienti e famiglie nel passaggio verso l'età adulta con specialisti dedicati, sostegno psicologico e servizi di teleassistenza

 

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In Italia si stima siano circa 40mila le persone con sindrome di Down, una condizione che riguarda in media un bambino ogni 700. Grazie ai progressi delle cure e dell'assistenza molti di questi soggetti riescono a vivere oggi fino alla terza età. Gli ospedali pediatrici se ne prendono cura fin dalla nascita. Ma chi si occupa di loro una volta diventati maggiorenni? Raggiunta la maggiore età queste persone e le loro famiglie spesso non hanno più un punto di riferimento. Per questo il Policlinico Gemelli Irccs, che da oltre un decennio ha attivato un Servizio dedicato alla presa in carico delle persone con sindrome di Down e con altre patologie congenite, ha siglato una convenzione con l'ospedale pediatrico Bambino Gesù per la presa in carico delle persone con sindrome di Down dopo l'età pediatrica, per la continuità delle cure. 

La convenzione nel dettaglio

Come sottolineato in una nota congiunta Gemelli-Opbg, la convenzione siglata tra i due ospedali romani consentirà una transizione strutturata e facilitata tra l’assistenza pediatrica e quella di un team di specialisti per le patologie dell’adulto, con sostegno psicologico e servizi di teleassistenza, senza alcuna interruzione.
"Le persone con sindrome di Down, o malattie rare o congenite spesso trovano il riferimento e le cure adeguate nel mondo della pediatria ma, una volta diventate adulte, non hanno più un servizio dedicato", ha riferito il professor Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento Scienze dell'invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa-collo del Gemelli. "E spesso vanno incontro a invecchiamento precoce, con le multimorbilità e il funzionamento "difficile", che dei vecchi è il marchio. Abbiamo deciso di prenderci carico di questo problema, apparentemente non "geriatrico", organizzando un servizio dedicato: il Centro di Medicina delle persone Adulte con condizioni Congenite, Rare, Disabilitanti".
"Da anni le nostre due Istituzioni collaborano al fine di condividere le migliori modalità di assistenza alle persone Down, già dalle primissime fasi dell'età evolutiva, e alle loro famiglie", ha aggiunto il professor Alberto Villani, Direttore Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale dell'ospedale Bambino Gesù. "Pediatri e geriatri sono accomunati dal doversi prendere cura di individui naturalmente fragili (bambini e anziani) e hanno quindi come caratteristica professionale una grande attenzione a esigenze e necessità speciali", ha concluso.

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