Influenza, Pregliasco: “Sono attesi 6-7 milioni di casi. Attenzione deve rimanere alta"
Salute e BenessereIn occasione dell’evento ‘Tra pandemia e influenza stagionale: cosa dobbiamo sapere e cosa dobbiamo fare’, promosso oggi da Assosalute, il professore è intervenuto anche sulla questione mascherine e Covid-19. “Attenzione deve rimanere alta”, ha dichiarato
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Secondo Fabrizio Pregliasco, professore associato del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs, Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio di Milano, i virus influenzali potrebbero far registrare tra i 6 e 7 milioni di casi in Italia. Un dato "in crescita rispetto agli scorsi anni, come dimostrano anche le osservazioni sull'emisfero australe, dove l'influenza è in corso”, ha dichiarato in occasione dell’evento "Tra pandemia e influenza stagionale: cosa dobbiamo sapere e cosa dobbiamo fare", promosso giovedì 29 settembre da Assosalute.
Le parole di Pregliasco
"Dobbiamo considerare l'aumentata quantità di virus respiratori e la minore esposizione della popolazione a microorganismi patogeni come virus e batteri negli ultimi due anni, da ricondurre alle restrizioni sociali adottate nelle stagioni precedenti, che ha non solo ridotto la diffusione del Sars-CoV-2, ma anche quella degli altri virus influenzali", ha continuato Pregliasco, che ha ricordato come la vaccinazione resti oggi l’arma fondamentale per combattere i virus. Rispetto al Sars-CoV-2 l’esperto non ha dubbi: "Farà registrare un andamento ondulante della curva epidemiologica: questo sia a causa della rapidità con cui si diffondono le varianti, sia a causa della presenza (o assenza) di vaccinazioni o di casi di malattia recente (ovvero chi si è negativizzato da poco)”. Eppure, ricorda, l’attenzione deve mantenersi alta, perché "il Covid ha ucciso 4 volte tanto l'influenza ed è stata la causa del 95% dei decessi negli ultrasessantenni". Riguardo l’obbligo della mascherina, Pregliasco si dice contrario ad indossarla in ogni luogo, "anche quando si è in bicicletta da soli", invitando ad usarla “nelle situazioni di rischio e se si è persone fragili".
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