Melanoma, con immunoterapia più tempo senza recidive. Lo studio

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Lo studio di fase tre CheckMate -76K ha dimostrato i benefici della somministrazione del farmaco immunoterapico nivolumab, come terapia adiuvante, negli stadi iniziali della malattia. Lo ha annunciato l'azienda Bristol Myers Squibb

 

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Nuovi possibili passi in avanti nella lotta contro il melanoma, una forma di tumore caratterizzata da un'incontrollata crescita delle cellule che producono il pigmento (melanociti) localizzate nella pelle. Un nuovo studio ha dimostrato i benefici della somministrazione del farmaco immunoterapico nivolumab negli stadi iniziali della malattia. Lo ha riferito l'azienda Bristol Myers Squibb in una nota, annunciando i risultati dello studio di fase tre CheckMate -76K. Dal trial è emerso che il trattamento adiuvante con la molecola immuno-oncologica nivolumab ha dimostrato "un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da recidiva nei pazienti con melanoma in stadio IIB/C", rispetto al placebo.

"Progresso significativo per i pazienti con melanoma"

"I pazienti con melanoma di stadio IIB/C sono a rischio elevato di recidiva, con circa un terzo dei pazienti di stadio IIB e metà di stadio IIC che vanno incontro a recidiva entro cinque anni dall'intervento chirurgico. I risultati dello studio CheckMate -76K rappresentano un progresso significativo per i pazienti con melanoma di stadio IIB/C e una espansione della nostra esperienza nel trattamento del melanoma", ha riferito Gina Fusaro, responsabile del programma di svilupp melanoma, Bristol Myers Squibb. "La recidiva, ha aggiunto, "è un evento che cambia la vita delle persone con il cancro. Il trattamento con nivolumab nelle fasi iniziali di malattia, quando il sistema immunitario può essere più reattivo, potrebbe potenzialmente prevenire la recidiva, un obiettivo fondamentale per migliorare gli esiti dei pazienti".

Lo studio nel dettaglio

Nel corso dello studio randomizzato di fase 3 è stato valutato l'effetto del trattamento adiuvante con la molecola immuno-oncologica nivolumab, somministrato per un massimo di 12 mesi, rispetto al placebo, in pazienti con melanoma in stadio IIB/C completamente asportato.
Come detto, i risultati positivi del trial CheckMate -76K confermano il potenziale beneficio di nivolumab negli stadi iniziali del melanoma.

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