Artrite reumatoide: 5mila nuove diagnosi ogni anno in Italia, al via campagna

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Per sensibilizzare sul dialogo proattivo e costruttivo tra paziente e reumatologo e sull'importanza alla base della gestione efficace della malattia, torna "pARla più forte della tua AR", la campagna informativa promossa da AbbVie, con il patrocinio dell'Associazione nazionale malati reumatici e dell'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare

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Si stima che siano circa 300mila le persone in Italia che soffrono di artrite reumatoide, una patologia infiammatoria cronica immuno-mediata che provoca dolore, rigidità, gonfiore e perdita di funzionalità articolare, con circa 5mila nuove diagnosi ogni anno. Per sensibilizzare sul dialogo proattivo e costruttivo tra paziente e reumatologo e sull'importanza alla base della gestione efficace della malattia, torna la campagna informativa "pARla più forte della tua AR", promossa da AbbVie con il patrocinio dell'Associazione nazionale malati reumatici (Anmar) e dell'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare (Apmarr).

L'obiettivo della campagna

L'obiettivo della campagna è migliorare il percorso di cura e la qualità della vita dei pazienti con artrite reumatoide.
"Da anni la nostra esperienza in immunologia ci consente di sviluppare terapie innovative, ma il nostro impegno va oltre il farmaco ed è focalizzato sull'intero percorso di cura anche con progetti come "Parla più forte della tua AR", in grado di fornire il miglior supporto possibile durante tutte le fasi della malattia", ha riferito Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie Italia.
Il principale strumento della campagna è il sito www.missioneremissione.it, dove i pazienti possono trovare informazioni sull'artrite reumatoide e consigli utili sulla sua gestione quotidiana, oltre a strumenti pratici, come un questionario e una guida che supportano il paziente nel suo dialogo con il reumatologo, e tanti nuovi contenuti e approfondimenti video curati da esperti del settore.

Artrite reumatoide, più comune tra le donne

L'artrite reumatoide è più comune tra le donne: ne soffrono 13-36 ogni 100mila. Tasso che scende a 4-13 ogni 100mila tra gli uomini. La patologia può manifestarsi a qualsiasi età, ma il picco di comparsa dei primi sintomi è generalmente tra i 35 e i 45 anni. Si tratta di "una patologia che presenta un forte impatto sul paziente perché provoca intensi dolori articolari e danni progressivi e irreversibili con conseguenze invalidanti", ha sottolineato il professore  Carlo Salvarani, direttore della struttura complessa di Reumatologia dell'Ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia.  
“Tutti i pazienti dovrebbero essere protagonisti attivi del proprio percorso di cura, intraprendendo un rapporto empatico con il proprio specialista reumatologo per migliorare la qualità di vita e la gestione della malattia verso il raggiungimento dell'obiettivo principale: la remissione”, ha aggiunto il reumatologo Roberto Gorla, degli Spedali Civili di Brescia.
"La remissione clinica della patologia è un traguardo possibile per la maggior parte dei pazienti grazie a diagnosi tempestive, cure efficaci e una strategia terapeutica ottimale e continuativa. Ma è fondamentale promuovere anche il dialogo proattivo e la collaborazione tra paziente e reumatologo per arrivare a una strategia di cura condivisa che definisca gli obiettivi del trattamento", ha aggiunto Silvia Tonolo, presidente Anmar.
“La remissione, quando è sostenuta nel tempo, consente al paziente di riprendere una vita normale dal punto di vista della sintomatologia, con un ritorno alla piena efficienza lavorativa e sociale”, ha concluso Antonella Celano, presidente Apmarr.

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