In aumento l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici. Lo riporta il nuovo monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute
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Risulta in calo l’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale. Lo ha evidenziato l’ultimo monitoraggio coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute. In particolare, per la settimana che va dal 2/09/2022 all’8/09/2022, il dato è pari a 197 casi ogni 100.000 abitanti, rispetto ai 243 ogni della settimana precedente. Dal rapporto è emerso che è in aumento l’indice Rt. Vediamo nel dettaglio i dati.
Covid, in aumento l’Rt
Secondo gli ultimi dati, nel periodo che va dal 17 al 30 agosto, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è in aumento, ed è pari a 0,92 (range 0,78-1,04) rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui nuovi ricoveri ospedalieri è invece sotto la soglia epidemica e risulta dunque stabile. Il tasso di occupazione delle terapie intensive, pari all’1,9%, è in calo rispetto alla settimana precedente (2,1%). Scende anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, pari allo 6,5%, rispetto allo 7,7% della precedente rilevazione. A livello nazionale, tre Regioni sono classificate a rischio moderato, mentre le restanti 18 sono a rischio basso. Infine, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento è stabile rispetto alla settimana precedente, mentre è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, pari al 51% rispetto lo scorso 48%. In diminuzione la percentuale dei positivi attraverso l’attività di screening, 38% rispetto al 40%.
Le parole di Speranza
Roberto Speranza, ministro della Salute, intervenendo stamani a Mattina 24 su Rainews 24 è tornato sulla questione “Meloni no-vax”, rivendicando il confronto già chiesto in precedenza sui temi della campagna vaccinale. “Giorgia Meloni ha spesso toni che somigliano a quelli delle invettive dei no-vax. Ho chiesto un confronto pubblico a Giorgia Meloni, perché oggi, da parte della Destra, c'è un atteggiamento di ambiguità. Non si dice con chiarezza quello che dovrebbe essere una ovvietà per tutti: che la campagna di vaccinazione andrà avanti, che il diritto alla salute continuerà a essere il primato essenziale e che l'evidenza scientifica continuerà a guidarci. Sembra la posizione di chi ha paura di scontentare quel pezzetto di no-vax che con teorie antiscientifiche si è messo contro la campagna di vaccinazioni. Serve dire al Paese come stanno le cose su un tema così decisivo, perché il Paese deve scegliere”.
