Covid, Iss: sale Rt, in calo incidenza e occupazione ospedali

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L'incidenza è scesa a 243 ogni 100.000 abitanti, contro i 277 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. In lieve aumento l'Rt a 0,81. A indicarlo sono i dati contenuti nell'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute sull'andamento della pandemia di Covid-19 in Italia

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In base ai dati emersi dal consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute, questa settimana l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia risulta in calo. In discesa anche la pressione sugli ospedali, così come diminuisce il numero dei pazienti covid ricoverati nei reparti di terapia intensiva. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

I dati in chiaro

L’incidenza settimanale dei casi covid-19 è pari a 243 ogni 100.000 abitanti, contro i 277 della settimana scorsa. L’indice di trasmissibilità è pari a 0,81, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,72 - il range è calcolato su 0,70-1,05. Il tasso di occupazione delle terapie intensive cala al 2,1%, contro il 2,4% della scorsa settimana, mentre a livello nazionale il tasso di occupazione in area medica scende al 7,7%, rispetto al 9,4% della settimana precedente. 

Le parole di Speranza

Intervenuto nella mattina di venerdì 2 settembre a Radio Anch'io su Radio Rai1, il ministro Roberto Speranza ha dichiarato: “I soldi alla Sanità devono continuare ad aumentare, il Ssn forte è la premessa per la ripartenza del Paese, no a spostare soldi da altre parti”. In via delle prossime elezioni, il ministro si è così espresso: “Ho chiesto ai leader di dire cosa succederà dopo il 26 settembre, la sanità è la cosa più importante che abbiamo, e dobbiamo continuare con la campagna di vaccinazione perché il Covid non è scomparso. I vaccini aggiornati alla variante Omicron daranno una nuova spinta. Però io chiedo parole chiare e nette a tutti perché ora non possiamo permetterci ambiguità. Penso che noi dobbiamo qualificarci per il progetto Paese che abbiamo al di là delle alleanze: siamo quelli della sanità pubblica, del lavoro e siamo quelli che si battono per l'estensione dei diritti e vediamo una destra che ha paura dei diritti, come dei diritti delle donne. La proposta dei democratici è quella di un'idea di Paese che mettiamo in campo”, ha concluso.

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