Prodotti naturali per il colesterolo, gli endocrinologi invitano alla prudenza

Salute e Benessere

L’Ame ricorda che il ministero della Salute ha messo fuori commercio tutti i supplementi alimentari utilizzati per ridurre i valori del colesterolo contenenti dosi di monacolina uguali o superiori a 3 milligrammi per dose

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L’Associazione Medici Endocrinologi (Ame) invita a prestare attenzione nei confronti degli integratori e dei prodotti naturali per il colesterolo, perché possono avere degli effetti collaterali. Pertanto devono essere assunti con prudenza. Il ministero della Salute è da poco intervenuto su questi prodotti, tramite una circolare che mette fuori commercio tutti i supplementi alimentari utilizzati per ridurre i valori del colesterolo contenenti dosi di monacolina uguali o superiori a 3 milligrammi per dose.

“Naturale” non significa sempre “buono”

Gli endocrinologi dell’Ame sottolineano che “naturale” non è sempre sinonimo di “buono”. La monacolina K, contenuta in alcuni integratori per il colesterolo, è ottenuta dal riso rosso ed è nota come “statina naturale”. Può sembrare innocua, soprattutto considerando che la sua produzione deriva dal processo di fermentazione naturale del riso rosso, tuttavia può nascondere alcune insidie. L’Ame spiega che l’origine del prodotto “non è sinonimo di mancanza di effetti potenzialmente dannosi. Un prodotto naturale può essere allo stesso modo tossico e dannoso di uno farmaco-chimico ed è piuttosto la sua quantità a essere indice di eventuali criticità”.

I rischi associati alle cure fai-da-te

Bocciate anche le cure fai-da-te. “Sebbene gli effetti avversi associati alla monacolina non differiscano da quelli associati ad altre statine, la facile reperibilità senza prescrizione medica e spesso anche nei supermercati di integratori a base di questa sostanza hanno favorito un uso improprio e sovradosaggi di cure fai-da-te, tanto da portare l’Unione europea, e di conseguenza l’Italia, a decidere di limitarne il dosaggio”. Gli endocrinologi ci tengono comunque a tranquillizzare chi ha assunto la monacolina fino a oggi. “La circolare ministeriale, sebbene vieti fin da subito la vendita dei prodotti con dosi di monacolina superiori a quelli indicati senza possibilità per le farmacie di finire le scorte, non è il risultato di un ritiro immediato legato a un evento avverso, ma segna uno spartiacque dopo anni di studi e revisioni che vuole porre un freno a un uso scorretto e ridurre i rischi. Colo che ne stavano già facendo uso e non hanno avuto effetti avversi, possono eventualmente e in serenità finire la scatola, ma a tutti è consigliato di rivolgersi al proprio medico”.

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