Covid, Iss: Rt in calo a 1,34, sale l'incidenza a 1.158

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Lo ha rilevato l'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Tra i dati emersi anche quello che certifica un aumento del tasso di occupazione negli ospedali sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari

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In base ai dati emersi dal consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute, questa settimana l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia risulta ancora in crescita. Invece l'indice di contagio Rt mostra un calo, pur rimanendo sopra la soglia epidemica. In particolare, l'incidenza settimanale a livello nazionale è salita a 1.158 ogni 100.000 abitanti (considerando il periodo 8-14 luglio) contro 1.071 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (1-7 luglio). Nel periodo 22 giugno-5 luglio, considerando l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici, il valore è stato pari a 1,34 (range 1,30-1,40), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era pari a 1,40.  (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Il tasso di occupazione negli ospedali italiani

Sempre a livello nazionale, dal report è emerso come il tasso di occupazione negli ospedali sia in aumento sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Nello specifico, secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute del 14 luglio, il tasso di occupazione in terapia intensiva è salito al 3,9%, contro il 3,5% della settimana scorsa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è invece cresciuto al 15,8% dal 13,3% della rilevazione giornaliera relativa al 7 luglio.

 

Nessuna regione classificata a rischio basso

Nel nuovo monitoraggio Covid dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sulla situazione della pandemia Covid nel nostro Paese, nessuna Regione è classificata a rischio basso. 13 Regioni sono a rischio moderato, 5 delle quali ad alta probabilità di progressione, mentre 8 sono a rischio alto "per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all'Iss". Il report rileva, inoltre, che in una settimana sono saliti dal 10% all'11% i casi rilevati tramite il tracciamento dei contatti; mentre sono scesi dal 41% al 39% i casi rilevati sulla base della comparsa dei sintomi. Risultano invece in aumento, dal 49% al 50%, anche quelli con lo screening.

 

Ricoveri: 14 Regioni sopra soglia 15% reparti ordinari

 

Dalla scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell'Iss e ministero della Salute, emerge che sono 14 le regioni che questa settimana hanno superato la soglia del 15% dei ricoveri nei reparti ordinari, mentre nessuna ha raggiunto la soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive. Nello specifico, fra le regioni che hanno superato la soglia del 15%, i valori più alti si rilevano in Umbria (40,6%), Calabria (30,4%), Valle d'Aosta (29,4%), Sicilia (27,4%) e Basilicata (25,8%). Superano, inoltre, la soglia del 15% Liguria (22,7%), provincia autonoma di Bolzano (19,0%), Campania (18,8%), Abruzzo (18,7%), Friuli Venezia Giulia (18,5%), Marche (18%), Puglia (17,2%), Emilia Romagna (16,4%), Trento (15,9%). Sono due, infine, le Regioni che si avvicinando alla soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive: Calabria (9%) e Umbria (8,7%).

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