Questo uno dei dati provenienti dagli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, che evidenziano un andamento differente delle curve tra l'occupazione dei reparti ordinari e le terapie intensive. A fronte di un rialzo del 38% dei ricoverati nei reparti ordinari, si assiste a una lievissima flessione del 7% nelle rianimazioni
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I ricoveri per Covid-19 negli ospedali italiani hanno registrato un aumento del 35,5% nella settimana dal 5 al 12 luglio 2022. Una crescita significativa rispetto al +19% registrato nel corso dei sette giorni precedenti. Lo hanno segnalato gli ultimi dati, provenienti dagli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
La situazione degli ospedali
Nello specifico, dal report settimanale Fiaso emerge un andamento differente delle curve tra l'occupazione dei reparti ordinari e le terapie intensive. Nell'ultima settimana sono infatti risultati in crescita del 38% i ricoverati Covid-19 nei reparti ordinari (malattie infettive, medicina interna); mentre si è assistito a una lieve flessione, pari al 7%, nelle rianimazioni, pari a 3 pazienti in meno.
Il fenomeno, come sottolineato da Fiaso, è in linea con l'andamento dell'epidemia nella popolazione generale: le ospedalizzazioni, infatti, crescono con il tipico ritardo di 6-7 giorni sui contagi. Secondo la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, "i dati sembrano confermare come la nuova variante di Omicron abbia un elevato tasso di contagiosità ma sintomi più lievi grazie ai vaccini".
Sostanziale stabilità nelle terapie intensive
Per quanto riguarda i reparti ordinari, l'analisi settimanale Fiaso rileva che tra i pazienti Covid ricoverati il 21% risulta no vax; mentre tra i vaccinati il 68% ha ricevuto l'ultima dose ormai da oltre 6 mesi. In particolare, tra i ricoverati, a oggi, un 45% riguarda pazienti "Per Covid", ovvero con patologie respiratorie e polmonari tipiche da Covid; mentre "l'altro 55%, è costituito da pazienti "Con Covid", trovati incidentalmente positivi al tampone prima del ricovero ma in ospedale per curare altre patologie", ha spiegato Fiaso. "In terapia intensiva visti i numeri così bassi, si può affermare che ci sia una sostanziale stabilità", ha aggiunto.
Pazienti pediatrici: ricoveri Covid in calo dell'8%
Infine, analizzando quanto succede nelle classi di età pediatriche, dopo il balzo del 5 luglio, è stato osservato un lieve calo delle ospedalizzazioni. Nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, il numero dei ricoverati è sceso dell'8%. Secondo i dati Fiaso, a finire in ospedale sono soprattutto i bambini da 0 e 4 anni che rappresentano complessivamente il 73% dei ricoverati.