Diabete, ogni anno colpisce 4 milioni di italiani e causa 80mila morti

Salute e Benessere

È quanto è emerso durante la 15esima edizione dell’Italian Diabetes Barometer Forum, organizzata dall’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation

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Ogni anno, quasi quattro milioni di italiani scoprono di avere il diabete e altri 80mila perdono la vita  per via della malattia cronica (che, in alcuni casi, può essere anche una concausa). Questi solo due dei dati che sono emersi durante la 15esima edizione dell’Italian Diabetes Barometer Forum, organizzata dall’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO Foundation) e dall’intergruppo parlamentare Obesità e Diabete, con il contributo non condizionato di Novo Nordisk. Durante l’evento è stato anche rilevato che dal 2000 a oggi i casi di diabete in Italia sono raddoppiati.

Solo il 30% di chi ha il diabete riceve un’assistenza adeguata

Agostino Consoli, il presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), ha affermato che “è stato dimostrato che avere un'adeguata assistenza specialistica multiprofessionale può portare a una riduzione del 19% della mortalità per tutte le cause legate al diabete. È quindi preoccupante sapere che solo il 30% di chi ne è affetto riceve un’assistenza adeguata". Per affrontare la situazione in modo più efficace, i diabetologi hanno proposto un nuovo modello di assistenza con azioni che rafforzino i centri di assistenza specialistica esistenti, "facendone di meno e più grandi e coinvolgendo in essi tutti gli specialisti di diabetologia che operano nel territorio, per fare in modo che possano eseguire screening delle complicanze e visitare, almeno una volta nella vita, tutte le persone con il diabete”.

I cambiamenti necessari

Graziano Di Cianni, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd), ha aggiunto che è anche necessario “garantire una migliore collaborazione tra strutture diabetologiche e la medicina generale, che dovrà crescere ancora di più, alla luce della realizzazione del Pnrr che prevede il potenziamento delle case della salute e la creazione delle case di comunità, che saranno centrali nella battaglia per la qualità della vita delle persone con diabete". Ketty Vaccaro, vicepresidente di IBDO Foundation, ha concluso sottolineando che bisogna “investire molto di più e meglio per ridurre drasticamente le differenze, perché tutti i cittadini, soprattutto i malati cronici come chi ha il diabete, hanno diritto di ricevere cure e terapie omogenee sul territorio nazionale”.

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