Lo ha rilevato l'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Tra i dati emersi anche quello che certifica il nuovo calo del livello d'incidenza dei casi di Covid-19 in Italia, passato a quota 207 ogni 100.000 abitanti in questa settimana rispetto a 261 ogni 100.000 abitanti di sette giorni prima
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In base a quanto rilevato dall’ultimo monitoraggio settimanale, curato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in Italia risulta ancora in calo il livello d'incidenza dei casi di Covid-19, passato a quota 207 ogni 100.000 abitanti in questa settimana rispetto a 261 ogni 100.000 abitanti di sette giorni prima. Nel periodo 10 maggio - 23 maggio 2022, ha spiegato ancora l’Iss, l'indice Rt medio è risultato pari a 0,82 (range 0,76-0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era stato rilevato a 0,86. “L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente”, hanno infatti precisato gli esperti.
Il tasso di occupazione negli ospedali italiani
Sempre a livello nazionale, dal report è emerso come il tasso di occupazione nelle terapie intensive sia sceso al 2,3%, secondo la rilevazione giornaliera del Ministero della Salute relativa al 2 giugno, rispetto al 2,6% di quanto emerso una settimana prima. Il tasso di occupazione nelle aree mediche, allo stesso modo, è risultato in calo al 7,1% rispetto al 9% della settimana precedente.
In salita la quota dei casi rilevati tramite screening, calano quelli con sintomi
Il monitoraggio, infine, ha segnalato come sia in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti, rilevata all’11% rispetto al 13% della scorsa settimana. Diminuisce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% rispetto al 44%), mentre risulta in salita la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening, ora al 46% contro il 44% di sette giorni prima.