
Covid, dalle mascherine al distanziamento: i consigli per limitare i contagi di Omicron
L’estate si avvicina e il 15 giugno verranno superate quasi del tutto le ultime misure precauzionali. Ma gli esperti invitano a non abbassare la guardia. Dai vaccini all’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, da come comportarsi nei luoghi affollati alla pulizia delle mani: ecco alcune regole per diminuire i rischi

Anche se l'obiettivo “zero contagi” appare al momento inarrivabile, nella pandemia di Covid-19 si apre una "nuova fase" e in Italia ci sono le condizioni per arrivare ad un'estate senza restrizioni a partire dal 15 giugno, quando scadrà il termine per le misure residue come le mascherine in alcuni luoghi al chiuso. È questa la previsione del sottosegretario alla Salute Andrea Costa
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Il virus Sars-CoV-2 "ha una capacità di mutazione con rapidità senza precedenti”, ha ammonito Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. E il professor Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell'Ircss Istituto Ortopedico Galeazzi Milano, allerta che “in autunno ci sarà un'ondata di 20 milioni di contagi, un terzo degli italiani”
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Convinti del fatto che la circolazione del virus non si esaurirà nel breve periodo sono anche gli esperti sentiti da Nature. Le sotto-varianti di Omicron, come BA.2, BA.4 e BA.5, spiegano, sono la spia del fatto che il virus SarsCoV2 sta cambiando, al punto che potrebbe portare a ondate periodiche, come sembrano attualmente fare in Sud Africa le sotto-varianti BA.4 e BA.5, e in Nord America la BA.2.12.1. Le nuove sotto-varianti di Omicron, concludono, potrebbero segnare il passaggio a ondate simili a quelle dei virus influenzali, anche ogni sei mesi
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Gli esperti, insomma, invitano a non abbassare la guardia, soprattutto ora, alla vigilia della stagione estiva, in cui gli italiani non sono più sottoposti a limitazioni e misure di precauzione per bloccare i contagi dalle varianti, in particolare Omicron. Ecco i consigli per evitare una nuova ondata di casi
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VACCINI - Se ancora non lo si è fatto, è importante procedere con le vaccinazioni e i relativi richiami, soprattutto per le categorie più esposte al rischio, i cosiddetti “fragili”. Il sottosegretario Costa dice che serve “la quarta dose per anziani e fragili, così come fare il booster per i circa tre milioni di cittadini che sono in attesa della dose di richiamo. È importante completare il ciclo vaccinale così davanti ad una eventuale recrudescenza del virus siamo protetti tutti”
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MASCHERINE - Molto importante è indossare correttamente la mascherina. Fino al 15 giugno “è raccomandato indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Resta l’obbligo per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali
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DISTANZA DI SICUREZZA E LAVAGGIO MANI - Per una maggiore sicurezza ed evitare contagi, bisogna continuare a fare attenzione e provare a mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Inoltre è consigliato lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o in assenza con prodotti igienizzanti

I POSTI TROPPO AFFOLLATI - Un altro consiglio utile è quello, per quanto possibile, di evitare i luoghi affollati, gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione e la distanza ravvicinata. Inoltre è importante garantire una buona ventilazione di ambienti chiusi, inclusi abitazioni e uffici. Bisogna anche pulire le superfici e disinfettarle, come fatto in questi due anni

CONTATTI E PULIZIA - In questa fase pandemica, c’è il rischio di tornare a contatti fisici abituali. Strette di mano e abbracci sono sempre un possibile veicolo di contagio, come anche il bere da un unico bicchiere o dalla stessa bottiglia. È consigliato continuare a prestare attenzione a questi gesti per limitare i rischi

FARMACI E SINTOMI - Non bisogna assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico. In caso di sintomi come febbre, tosse o difficoltà respiratorie, è necessario rimanere isolati, non andare in ospedale o negli studi medici ma invece chiamare il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica, oppure telefonare il numero verde regionale. È inoltre sempre attivo presso il Ministero della Salute il numero gratuito 1500, tutti i giorni 24 ore su 24