Covid, Agenas: l'occupazione dei reparti cala al 13%, 4 Regioni oltre il 20%
Salute e BenessereSono i dati riportati nell’ultimo report dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, riferiti all'8 maggio 2022 e pubblicati in data odierna. Umbria (30%), Basilicata (26%), Calabria (22%) ed Abruzzo (22%) superano la soglia del 20% per quanto riguarda l’occupazione, da parte di pazienti Covid, dei posti letto in “area non critica”. Resta ferma al 4% l'occupazione delle aree di terapia intensiva
Continua a diminuire l’impatto della pandemia di coronavirus sugli ospedali italiani. Lo ha riportato l’ultimo report dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), con i dati riferiti all'8 maggio 2022 e pubblicati oggi, 9 maggio. In base a quanto emerso, è scesa al 13% la percentuale di posti letto occupati nei reparti di “area non critica” da parte di pazienti positivi al Covid-19 in Italia. Una settimana fa questo dato era al 15%. Restano solo quattro Regioni a superare ancora la soglia del 20%, ovvero Umbria (30%), Basilicata (26%), Calabria (22%) ed Abruzzo (22%). Resta ferma, invece, al 4% l'occupazione delle aree di terapia intensiva, mentre un anno fa questo dato era al 24%.
L’occupazione delle terapie intensive in Italia
Entrando nel dettaglio del rapporto, per quanto riguardo l'occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero il dato è risultato in crescita in Friuli-Venezia Giulia (4%) e Provincia Autonoma di Bolzano (2%), mentre è stato segnalato in diminuzione in Calabria (5%) ed Umbria (5%). La stessa percentuale è invece stabile in 16 Regioni e province autonome. Si tratta di Abruzzo (al 5%), Basilicata (3%), Campania (7%), Emilia-Romagna (4%), Lazio (6%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Marche (2%), Molise (5%), Provincia Autonoma di Trento (2%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Sardegna (4%), Sicilia (5%), Toscana (4%) e Veneto (2%). In nessuna Regione, tra l’altro, è stata superata la soglia del 10%.
I dati relativi ai reparti di “area non critica”
Sempre a livello giornaliero, ma considerando questa volta l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di “area non critica” (i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia), il dato è risultato in calo, rispetto al rilevamento precedente, in 8 Regioni e Province autonome. Nello specifico si tratta di Calabria (22%), Friuli-Venezia Giulia (12%), Lazio (15%), Marche (14%), Pa Bolzano (8%), Sicilia (19%), Umbria (30%), Veneto (8%). Il medesimo dato, infine, risulta in aumento in 3 Regioni, ovvero Emilia-Romagna (14%), Molise (13%), Pa Trento (12%). È stabile, poi, in 10. Si tratta di Abruzzo (22%), Basilicata (26%), Campania (16%), Liguria (16%), Lombardia (11%), Piemonte (10%), Puglia (18%), Sardegna (17%), Toscana (10%) e Valle d'Aosta (17%).