Tumore polmone, Atlas: il database che aiuta oncologi in cure mirate

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Utile per indirizzare i professionisti sanitari nella scelta delle terapie e per i pazienti che possono beneficiare delle cure più adatte alla loro condizione, è stato messo a punto da Medica Editoria e Diffusione Scientifica con il patrocinio di Walce Onlus

 

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Un aiuto nella lotta al tumore al polmone arriva da Atlas, il primo database italiano che raccoglie informazioni sulle alterazioni molecolari che possono essere il bersaglio di farmaci specifici. Utile per indirizzare i professionisti sanitari nella scelta delle terapie e per i pazienti che possono beneficiare delle cure più adatte alla loro condizione, è stato messo a punto da Medica Editoria e Diffusione Scientifica con il patrocinio di Walce Onlus ( Women Against Lung Cancer in Europe).

Di cosa di tratta

Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi già circa un terzo dei tumori del polmone si può affrontare con un approccio guidato dalla medicina di precisione: ricercando cioè target molecolari per i quali sono stati sviluppati farmaci mirati. Un'opportunità che consente ai pazienti di avere accesso a terapie innovative ed efficaci e che ha portato anche a una migliore tollerabilità alle cure, garantendo lunghe aspettative di vita per una malattia che fino a 15 anni fa aveva una prognosi decisamente infausta. Atlas offre ora uno strumento per aiutare gli oncologi ad offrire terapie sempre più efficaci a tutti i pazienti con tumore al polmone.  
"Il mondo dell'oncologia di precisione e della profilazione molecolare si sta sempre più arricchendo, la mole di informazioni è in rapida crescita, con nuovi dati spesso in piccoli sottogruppi di pazienti e non noti a tutti gli oncologi, soprattutto se si tratta di professionisti non dedicati specificatamente al tumore polmonare", ha spiegato Silvia Novello, professoressa ordinaria di Oncologia Medica all'Università di Torino. "Una piattaforma come Atlas, che raccoglie informazioni su alterazioni molecolari note e meno note, consente al clinico, al patologo e al biologo molecolare di avere accesso a informazioni aggregate fornite da altri centri italiani in modo rapido e semplice", ha aggiunto.
Al momento, i dati inseriti nella piattaforma dai primi 7 centri oncologici coinvolti sono più di 3.500. Entro la fine dell'anno in corso supererà quota 20 il numero di centri coinvolti, garantendo una buona copertura del territorio nazionale.

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