Covid Cina, nuova ondata di contagi: scuole chiuse a Guangzhou

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Gli studenti seguiranno le lezioni online. L’unica eccezione è prevista per chi frequenta il terzo anno delle superiori, a patto che gli istituti rispettino alcuni requisiti

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A partire da oggi, lunedì 11 aprile, la maggior parte delle scuole di Guangzhou, una metropoli della Cina del Sud, resteranno chiuse fino al 17 aprile per ridurre la circolazione del coronavirus Sars-CoV-2. Gli studenti delle elementari e delle medie seguiranno le lezioni online. La didattica a distanza è prevista anche per gli studenti delle superiori, con l’unica eccezione di quelli del terzo anno, ammesso che gli istituiti che frequentano abbiano condizioni di alloggio e di gestione a circuito chiuso. Questa precisazione è arrivata da Chen Xueming, il vicedirettore dell’ufficio di istruzione della città, nel corso di una conferenza stampa. Le scuole materne, invece, sospenderanno l’ammissione di nuovi bambini. Gli istituti locali di formazione esterni ai campus annulleranno le lezioni in presenza e quelli dedicati ai doposcuola sospenderanno i propri servizi. L’esame di educazione fisica per il test di ammissione alla scuola superiore è stato temporaneamente sospeso.

L’aumento dei contagi di Covid in Cina

Tutte queste misure sono state prese in seguito al recente aumento di contagi da Covid a Guangzhou. Alle 14:00 di ieri, domenica 10 aprile, le persone contagiate dal coronavirus erano 23. Per far fronte al nuovo focolaio sono stati avviati i lavori per la costruzione di un ospedale temporaneo nel centro espositivo di Pazhou. A renderlo noto è stato Wu Linbo, il vice segretario generale del governo comunale.

 

L’amministrazione di Guangzhou ha deciso di avviare dei test di massa su 18 milioni di persone, autorizzare solo i viaggi solo con un tampone fatto entro 48 ore dalla partenza e sospendere gli eventi pubblici. Queste decisioni sono arrivate dopo l’accertamento di 27 casi di Covid (18 sintomatici e 9 asintomatici).

 

Anche altre città della Cina sono alle prese con un aumento dei casi di Covid. A Shanghai è in vigore un rigidissimo lockdown ormai da parecchi giorni e la popolazione sta iniziando a risentire della mancanza di beni di prima necessità. Alcuni cittadini sono persino ricorsi al saccheggio pur di procurarsi del cibo. I contagi rilevati nella città sono stati quasi 26.100, di cui 914 con sintomi. Per gestire in modo più efficace la situazione è stato da poco messo in uso il più gande ospedale di emergenza istituito nel polo commerciale della metropoli. Convertito dal National Exhibition and Convention Center, il nosocomio occupa un’area di circa 600mila metri quadrati e ha una capacità di 50mila posti letto. È stato costruito grazie agli sforzi di oltre 25mila persone.

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