
Covid Cina, la rabbia di Shanghai in lockdown fra proteste e carenza di cibo. FOTO
Nella metropoli si registrano oltre 20mila casi al giorno e il regime restrittivo, specchio della politica di tolleranza zero, sta portando i residenti allo stremo. Sui social si denunciano difficoltà nel reperire beni di prima necessità a causa delle troppe richieste ai servizi di delivery e dei ritardi degli aiuti governativi. Per i positivi non è previsto l’isolamento in casa, anche gli asintomatici vengono portati nei centri di quarantena. E continua a far discutere il caso dei minori separati dai genitori

Prosegue a Shanghai il lockdown anti-Covid iniziato il 28 marzo e non ancora revocato sulla base della politica cinese di tolleranza zero. Nella città si registrano più di 20mila casi giornalieri e cresce la rabbia dei residenti, bloccati nelle loro case e alle prese con grosse difficoltà nel reperire cibo e generi di prima necessità, mentre prosegue l’operazione di tamponi a tappeto
GUARDA IL VIDEO: Shanghai ancora in lockdown
La rabbia dei cittadini di Shanghai si riversa sui social locali, come Weibo o WeChat, e su Twitter, dove circolano alcuni video in cui si sentono le urla delle persone chiuse in casa, a cui viene impedito di uscire anche solo per fare la spesa
Covid Cina, Shanghai in lockdown fra tende negli uffici e rabbia social. FOTO
Secondo il politologo Dali Yang della University of Chicago - citato dalla Bbc - milioni di persone a Shanghai stanno finendo il cibo e molti sono costretti a mangiare solo un pasto al giorno
Covid, lockdown esteso all'intera Shanghai: i bambini positivi separati dai genitori
I cittadini richiusi nelle loro case devono ordinare cibo e acqua e aspettare le consegne disposte dal governo per ricevere verdure, carne e uova. Ma il prolungamento del lockdown - che sarebbe dovuto finire i primi di aprile - ha sovraccaricati i servizi di delivery, i siti dei negozi di alimentari e le stesse consegne del governo
Covid Cina, nuova ondata di contagi: scuole chiuse a Guangzhou
Gli abitanti di Shanghai - riporta la Bbc - sono anche preoccupati dall’aumento dei prezzi e dalla possibilità di sopravvivenza delle persone più anziane o meno abili con la tecnologia
L'articolo dell Bbc
A scatenare la rabbia dei residenti anche la questione dei minori risultati positivi, che venivano separati dai genitori per essere portati nei centri di quarantena. Dopo le proteste, le autorità di Shanghai hanno permesso ai genitori - se risultati anche loro positivi - di accompagnare i figli, ma secondo Reuters continuano a esserci casi di bambini portati via ai genitori risultati negativi
L'articolo di Reuters
Infatti chi risulta positivo, anche se debolmente o in forma asintomatica, non può isolarsi a casa sua ma è costretto ad andare in un centro per la quarantena

Negli ultimi giorni sui social ha scatenato le proteste anche un video in cui si vede un operatore sanitario del governo picchiare a sangue un cane per strada. Secondo le ricostruzioni, riporta Domani, il proprietario stava venendo prelevato dal suo appartamento perché risultato positivo al Covid e aveva lasciato uscire il cane sperando che qualcuno dei vicini si sarebbe occupato di lui
L'articolo di Domani
Ed è una residente italiana a Shanghai a raccontare a Domani cosa sta succedendo: “Non c’è cibo a sufficienza, le persone si svegliano alle 5 del mattino sperando di potersi accaparrare qualcosa tramite app. Procurarsi cibo e acqua è diventato un lavoro giornaliero. Nessuno vuole essere portato negli hangar, siamo terrorizzati dalla politica zero contagi, non dal Covid. Ci ritroviamo senza dignità, non abbiamo accesso al cibo e all’acqua e ignoriamo il futuro”

“Girano voci di tutti i tipi - racconta ancora la donna a Domani - Non capiamo la politica intrapresa, se non ci sono morti come sembra è tutto ridicolo. Se ci sono morti vogliamo saperlo. Noi nella chat degli italiani ci mandiamo video che vengono censurati subito dal sistema, un nostro amico ci ha mandato un video delle rivolte ed è sparito non appena ha premuto invio”

Intanto il governo municipale di Shanghai ha fatto sapere che sono stato costruiti oltre 100 ospedali di emergenza per il trattamento del Covid-19 con più di 160.000 posti letto. Nella megalopoli cinese ci sono anche otto ospedali designati con oltre 8.000 posti letto e nel corso del fine settimana ne sono entrati in funzione altri