Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. "Oggi abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo continuare ad avere un'attenzione in particolare all'utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi", ha aggiunto
"Io ho sempre detto che la pandemia non è finita, ma oggi abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa. In particolare il dato delle vaccinazioni è molto incoraggiante". Lo ha dichiarato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine dell'incontro "La nuova sanità del territorio più vicina alle persone per ridurre le disuguaglianze", organizzato presso l'azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma.
Ribadendo l'importanza della vaccinazione anti-Covid e dell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ha poi sottolineato che "non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare ad avere un'attenzione in particolare all'utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi. Importante anche fare la quarta dose ora per gli immunodepressi, vedremo se anche a fasce d'età più avanzate", ha aggiunto. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Speranza: "Medici ucraini di qualità, nessuna polemica"
Tra i temi affrontati dal ministro della Salute anche quello introdotto dall’ultimo decreto Ucraina sulla possibilità di far lavorare in Italia medici e infermieri ucraini. “Nessuna polemica. Se arrivano delle professionalità di qualità, penso che sia giusto metterle al servizio per la popolazione. Non abbiamo ancora numeri precisi su questo ma li capiremo giorno dopo giorno", ha concluso.
(DIRETTA - Guerra Ucraina-Russia)
Covid, Ricciardi: “L'era delle mascherine non è finita”
Sul tema dell'importanza dell'utilizzo della mascherina chiuso si è recentemente espresso anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e docente di Igiene Pubblica presso l’Università Cattolica, in un'intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”. “Se pensiamo che il virus non c’è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme”, ha dichiarato, anche in riferimento all’utilizzo delle mascherine. “Il Governo italiano si sta muovendo seguendo l'andamento dei contagi, guarda le evidenze e cerca di dare conforto dove e quando può ai cittadini applicando sostanzialmente norme di buon senso”, ha proseguito Ricciardi, ma “il virus è ancora pandemico”.
Pregliasco: "Senza mascherine al chiuso ondata a giugno"
Anche Fabrizio Pregliasco, direttore dell'IRCSS Galeazzi di Milano, ha messo in guardia sui possibili effetti derivanti dallo stop all'utilizzo delle mascherine al chiuso. "Se togliamo le mascherine al chiuso c'è la possibilità di una nuova ondata di contagi a giugno e luglio", ha dichiarato in un intervento a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Quanto allo stop al Green pass e alle altre misure a partire dal primo maggio, "lasciamo lo step della loro eliminazione dal primo maggio ma comunichiamo che c'è la possibilità di tornare indietro se il numero dei ricoverati e delle terapie intensive si alza come in passato", ha riferito.