Covid, Galli: "Sbagliato far credere che sia tutto finito"

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Lo ha dichiarato l'infettivologo Massimo Galli. "La politica non accompagna il processo come dovrebbe, dando la sensazione che la pandemia sia finita ancora una volta, quando non lo è, strizzando l'occhio a chi non si è vaccinato o non intende coprire i propri figli", ha aggiunto

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La fine dello stato di emergenza e l'importanza della vaccinazione anti-Covid e dell'uso delle mascherine al chiuso per contrastare l'eventuale arrivo di nuove varianti. Sono alcuni dei temi affrontati dall'infettivologo Massimo Galli, ex primario dell’ospedale Sacco e professore ordinario all’Università Statale di Milano, in un'intervista concessa a "La Stampa".
Se da un lato "le riaperture sono sacrosante e tornare alla normalità appare giustificato", dall'altro "la politica non accompagna il processo come dovrebbe, dando la sensazione che la pandemia sia finita ancora una volta, quando non lo è, strizzando l'occhio a chi non si è vaccinato o non intende coprire i propri figli", ha sottolineato. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Galli: "Mollare il colpo sulla vaccinazione sarebbe un grande errore"

In merito all'intenzione del Governo di non prorogare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo, Galli ha commentato: "A me interessa solo il lato medico: se togliere lo stato di emergenza è giustificato, non lo è dare la sensazione che la pandemia sia esaurita". Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza coronavirus in Italia, l'infettivologo ha poi sottolineato che "solo ieri ci sono stati 252 morti e restano in arretrato liste di interventi chirurgici in ogni ospedale del Paese". In un simile quadro, a suo parere "mollare il colpo sulla vaccinazione sarebbe un errore madornale".

"Il Governo deve spingere sulle vaccinazioni"

"In un anno il Sars-Cov-2 è variato tre volte, chi ci garantisce che non lo faccia più?", ha poi sottolineato Galli, guardando al futuro e al possibile andamento della pandemia. E ancora: "La prossima variante dovrebbe trovare almeno una popolazione completamente vaccinata. Il Governo, mentre toglie lo stato di emergenza, deve spingere l'acceleratore su questo". Secondo l'infettivoligo, è necessario continuare a ribadire e spiegare "che la vaccinazione resta l'unico modo per uscire davvero dalla pandemia, che tutti devono fare tre dosi, che i bambini vanno protetti, che tutto questo serve in questi giorni in cui il virus circola ancora seppur in diminuzione e sarà molto utile in autunno". Per questo, "è indispensabile mantenere il Green Pass e le mascherine al chiuso". In merito a un eventuale quarta dose di vaccino anti-Covid per tutti, Galli ha spiegato che la scelta di introdurla "dipenderà dalla situazione epidemiologica e non sarà per forza con lo stesso vaccino". "Intanto si può parlare di quarta dose solo per i fragilissimi. E almeno per loro andrebbe sdoganato il test sierologico", ha concluso.

Health workers wearing overalls and protective masks in the intensive care unit of the Tor Vergata hospital during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Rome, Italy, 26 November 2020. 
ANSA/GIUSEPPE LAMI

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